MILANO, 03 GEN – Quando è stato fermato aveva nella borsa due coltelli e un cutter Aleksander Mateusz Chomiak, il senzatetto polacco accusato di tentato omicidio per aver accoltellato, la sera del 31 dicembre, alla stazione Termini di Roma, una ragazza israeliana di 24 anni.
I due carabinieri che lo hanno riconosciuto e bloccato, marito e moglie, stavano tornando a casa a Brescia quando hanno visto il venticinquenne. In particolare il marito, vicebrigadiere del radiomobile, si è convinto che fosse lui e ha avvisato gli agenti presenti in stazione che li hanno aiutati a bloccarlo prima che salisse sul treno per Brescia, e i colleghi del radiomobile lo hanno poi fermato e portato in caserma.
Quando è stato bloccato non ha opposto resistenza e non ha detto nulla, anche perché parla pochissimo italiano. Non aveva con sé documenti e non ha ammesso la sua identità accertata grazie al sistema di riconoscimento facciale dell’Arma e all’Afis. Descritto come borderline, non ha tatuaggi o elementi che possano far pensare a motivi razziali per l’aggressione.
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