
Giovedì la Camera statunitense rinnovata dopo le elezioni di metà mandato di novembre ha votato per la settima, ottava e nona volta per eleggere il suo nuovo speaker (ovvero il suo presidente) senza che nessun candidato raggiungesse la maggioranza. Il candidato favorito è di gran lunga il Repubblicano Kevin McCarthy, che ha il sostegno di quasi tutti i deputati del partito eccetto per un piccolo gruppo di venti Repubblicani particolarmente radicali, che stanno bloccando la sua elezione approfittando del fatto che la maggioranza Repubblicana alla Camera è molto piccola. Dopo le prime sei votazioni, che si erano tenute tra martedì e mercoledì, McCarthy aveva acconsentito a grosse concessioni sperando di conquistare definitivamente i loro voti, ma evidentemente non è stato sufficiente.
È la prima volta in un secolo che lo speaker non viene eletto alla prima votazione, e il fallimento del Partito Repubblicano nel raggiungere una maggioranza sta provocando una crisi politica piuttosto grave.