A realizzarla sarà Cap Holding che ha già destinati 15 milioni di euro. Sarà realizzata sotto il parcheggio di via Gilardelli, in pieno centro, con partenza dei lavori non prima dell’inizio del 2024. L’intero progetto comprende 90 interventi in 32 Comuni
Una vasca volano per “salvare” dagli allagamenti la città di Legnano. A realizzarla sarà Cap Holding che ha già destinati 15 milioni di euro. Come spiegato dal sindaco Lorenzo Radice, in occasione dell’intervista di fine anno, sarà realizzata sotto il parcheggio di via Gilardelli, in pieno centro, con partenza dei lavori non prima dell’inizio del 2024, una volta espletata la gara per i lavori. Il progetto è definito “Città Metropolitana Spugna”, comprende 90 interventi in 32 Comuni del territorio e ha ottenuto l’ammissione al finanziamento dal Ministero dell’Interno per uno dei bandi nell’ambito del PNRR.
La vasca volano rientra nel più ampio progetto di invarianza idraulica che prevede interventi di de-impermeabilizzazione e drenaggio in più punti della città. Contempla sei interventi per la Città di Legnano: i parcheggi di via Matteotti, corso Magenta, via Gilardelli, via Rossini/Gaeta, la pista ciclabile che sarà realizzata lungo il perimetro del parcheggio di via Podgora e i giardini pubblici di piazza Trento e Trieste. In via Gilardelli, corso Magenta, via Rossini/Gaeta saranno realizzate aree di “rain garden”, ossia superfici verdi che, oltre a rallentare l’afflusso d’acqua di scorrimento superficiale, filtrano e depurano in maniera del tutto naturale l’acqua raccolta. In piazza Trento Trieste, in particolare, si agirà, oltre che sui sistemi di drenaggio, sulla deimpermeabilizzazione del suolo aumentando l’area verde e destinata al gioco. Tutti i percorsi del giardino saranno realizzati con pavimentazione ad alta capacità drenante su fondo permeabile, mentre le aree gioco saranno realizzate con pavimentazione antitrauma.
L’opera più importante e definitiva sarà proprio la vasca volano, in pieno centro, un bacino artificiale sotterraneo dotato di un volume in grado di accogliere temporaneamente il surplus di acqua per poi rilasciarlo nelle condotte fognarie quando termina l’evento meteorico di particolare intensità. Permetterà di far fronte agli allagamenti che si verificano in concomitanza con le “bombe d’acqua”.