Redazione 20 marzo 2023 17:24
Gli addetti del settore della sicurezza protestano a Como contro il mancato rinnovo del contratto di lavoro. Sono ben 7 anni che attendono tale rinnovo e ormai è giunto il momento per far sentire la propria voce. Giovedì dalle 10 alle 12 sotto la sede di Sicuritalia in via Belvedere a Como i sindacati uniti chiedono per i lavoratori del settore della vigilanza il rinnovo del contratto fermo dal dicembre del 2015.
Como “capitale” della vigilanza
Il presidio chiama a raccolta tutto il territorio lombardo perché a Como hanno sede le due più importanti realtà che operano nel campo della vigilanza. Sicuritalia, con circa 15mila addetti in Lombardia e Mondialpol, circa 5mila impiegati. Gli stipendi sono fermi da sette anni. Il mancato rinnovo si traduce in retribuzioni troppo basse rispetto al caro vita, per compiti e mansioni che hanno una responsabilità e un rischio rilevante. Circa 1.200 euro al mese per piantonamenti, ispezioni, trasporto valori, 930 euro lordi per i servizi fiduciari. Mentre si fa avanti il fenomeno delle aziende esterne che offrono servizi con contratti pirata.
Le rivendicazioni
La situazione dei lavoratori della vigilanza, che nella sola Lombardia sono ben più di 20mila, è drammatica e a peggiorare una condizione già gravata da salari lontani dal poter essere considerati dignitosi ci sono condizioni lavorative complesse. Tra turni, reperibilità e orari improponibili. “Non è ammissibile che nel nostro Paese ci siano così tanti lavoratori con contratti collettivi scaduti da anni e che pur lavorando sono poveri – tuonano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs – le istituzioni non possono stare in silenzio, devono invece esercitare la loro funzione di controllo. Il mancato rinnovo è inaccettabile perché riguarda lavoratori e lavoratrici che quotidianamente garantiscono la sicurezza privata e pubblica”.