La realtà di Bellaguarda è tra le prime 100 aziende a livello nazionale (su 2.800) per sostenibilità ed attenzione all’ambiente. Grande successo riscosso anche durante la partecipazione alla fiera “Pitti Taste” che si è svolta a Firenze dal 4 al 6 febbraio
BELLAGUARDA (Viadana) – Corte Camerlenga, azienda agricola di Bellaguarda gestita dal titolare Luca Mattioli, ha recentemente partecipato all’importante manifestazione fieristica Pitti Taste svoltasi a Firenze dal 4 al 6 febbraio e dedicata al settore food e alla valorizzazione delle eccellenze del settore enogastronomico italiano ottenendo un importante riscontro per la qualità dei prodotti presentati.
Questa non è l’unica novità per la realtà viadanese. Infatti, Corte Camerlenga è stata recentemente inclusa nell’elenco delle 100 migliori aziende d’Italia in termini di sostenibilità e attenzione all’ambiente. Un risultato prestigioso che ha portato all’inserimento tra le prime 100 (su un totale di 2800) realtà contemplate e vagliate nell’ambito dell’iniziativa di Confagricoltura e Reale Mutua con il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Un’iniziativa trasversale e promossa per valorizzare il contributo dell’agricoltura alla sostenibilità ed evidenziare il suo ruolo nella nuova fase di ripresa.
Un’attenzione che per Corte Camerlenga si riflette, ad esempio, sia nell’attività di coltivazione della terra (sono 150 gli ettari di cui si occupa l’azienda di Bellaguarda) che per quanto concerne l’allevamento dei suini (circa 5.000 capi).
«Ogni fase, dalla preparazione del terreno, alla semina e alla raccolta – spiegano Luca Mattioli e la moglie Cristina Pagliari – viene eseguita e monitorata attentamente con trattrici dotate di tecnologia 4.0 (satellitare) per ottenere mais, frumento e soia della migliore salubrità per l’alimentazione degli animali. Da alcuni anni – proseguono – è stata introdotta la tecnica della minima lavorazione insieme alle cover crops per riportare i terreni coltivati ai livelli di biodiversità di una volta, minimizzando le perdite di sostanza organica durante le fasi d’inattività del suolo. Inoltre, da 15 anni è presente un impianto fotovoltaico, “integrato” nei tetti dei fabbricati, da circa 100 kWp che garantisce l’autosufficienza dal punto di vista energetico».
Molto importante, nel contesto aziendale, il salumificio – realizzato anni addietro – che permette di trasformare la carne di parte degli animali allevati in salumi, rispettando tutte le norme igienico-sanitarie previste dalle direttive comunitarie. In questo senso appunto va visto l’ottenimento, nel 2015, del bollo CE per vendere e consegnare in Italia e in Europa. «Le diverse fasi della lavorazione, quella del massaggio, della salatura, dell’insacco e della legatura, sono eseguite manualmente con l’attenzione del norcino di un tempo. Anche la stagionatura viene effettuata rispettando i tempi necessari ad ottenere un prodotto naturale ed unico all’interno delle strutture rurali aziendali».
Sullo sviluppo dell’attività del salumificio Luca e Cristina sottolineano che «il prodotto principe è il salame, realizzato con tutti i tagli del maiale, anche i più pregiati».
Un altro aspetto importante, nel contesto di Corte Camerlenga, è quello della tracciabilità: «La produzione dei salumi si caratterizza per la completa tracciabilità delle materie prime, in quanto vengono utilizzate solo le carni degli animali allevati in azienda e alimentati coi cereali dei propri campi. La filosofia aziendale – conclude il titolare dell’azienda di Bellaguarda – è dunque quella di offrire ai clienti prodotti sani, tradizionali e rispettosi dell’ambiente, garantendo un ciclo a chilometri zero che va dai campi, all’allevamento per terminare nel salumificio».