Il titolo di campioni d’Europa conquistato a Wembley contro i padroni di casa dell’Inghilterra nel 2021. La mancata qualificazione ai Mondiali 2022 del Qatar dopo aver incassato un durissima sconfitta contro la Macedonia del Nord nel primo degli spareggi validi per accedere al tabellone finale della rassegna iridata. Dalle stelle alle stalle in pochissimo tempo. Nel 2023, quindi, la Nazionale italiana di Roberto Mancini dovrà voltare pagina in modo positivo affidandosi, anche, ai giovani prospetti che stanno sbocciando sotto al cielo tricolore.
Le parole di Roberto Mancini durante l’evento

“Nel calcio il cambio generazionale è più difficile rispetto alla pallavolo, al basket o alla pallanuoto – spiega Roberto Mancini durante ‘Allenare l’Azzurro’, tavola rotonda svoltasi al Salone d’Onore del CONI–. In Italia dobbiamo cambiare la nostra mentalità e pensare che i ragazzi di 18-19 anni possano giocare a massimi livelli. Bisogna dar loro fiducia e la possibilità di fare errori e di essere chiamati dalle nazionali. L’U21, ad esempio, arriva a fine biennio che hanno giocatori di 23 anni e alcuni di loro non giocano in prima squadra, per noi così è faticoso cercare i talenti. Quando hai messo dentro tutti i ragazzi e hai vinto l’Europeo sono rimasto estasiato. Avessimo noi la possibilità di fare questo. Va cambiata la mentalità alla base. Poi devono darci la possibilità di avere i calciatori per più tempo. Recentemente siamo riusciti tramite il presidente Gravina a provare ragazzi che non avremmo mai potuto vedere per un paio di giorni. Speriamo si possa ripetere. Il 2023 sarà un anno importante con le qualificazioni europee dove ritroveremo subito l’Inghilterra, poi a giugno avremo le finali di Nations League. Dovremo commettere meno errori possibili perché le partite sono importanti, sin dalla prima“.
(Credit foto – Pagina Facebook Roberto Mancini)
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