La novità che tutti devono conoscere: in Thailandia arriva la tassa per turisti. Ecco tutte le informazioni utili.
Brutte notizie per chi programma una vacanza in Thailandia nei prossimi mesi, dovrà pagare una tassa sul turismo per entrare nel Paese. Il provvedimento è stato confermato di recente dalle autorità thailandesi.

La tassa che i turisti internazionali in Thailandia dovranno pagare era stata prevista già un anno fa, poi il governo l’aveva rimandata. Quest’anno purtroppo non si sfugge, la tassa entrerà definitivamente in vigore.
L’annuncio lo ha dato il ministro del Turismo, Phiphat Ratchakitprakarn, alcuni giorni fa. Ecco quando la tassa sul turismo sarà applicata e tutto quello che bisogna sapere.
Gli anni della pandemia di Covid19 sono stati molto difficili per la Thailandia, a causa dei lunghi mesi di chiusura agli arrivi dall’estero per un Paese che vive di turismo. La riapertura ai turisti internazionali era iniziata gradualmente nell’autunno del 2021. Poi, via via erano state eliminate le restrizioni, tra obblighi vaccinali, tamponi alla partenza e all’arrivo e quarantene.
Queste misure hanno contratto fortemente l’economia del Paese, riducendo allo stremo un intero settore, fortemente provato dalla mancanza di ben 100 milioni di turisti. Senza contare la maggiore spesa sanitaria.
Ora in Thailandia si può entrare liberamente, senza obbligo di vaccino né di tampone, anche se è sempre raccomandata l’assicurazione sanitaria. L’annuncio della reintroduzione dell’obbligo vaccinale per i turisti, a seguito della recente emergenza Covid in Cina, è stato subito ritirato. Un momento di timore e incertezza immediatamente superato.
Perché la nuova tassa
Nell’ultimo anno i turisti stranieri sono tornati in massa in Thailandia, i danni della pandemia al settore del turismo, tuttavia, restano. Pertanto, il governo thailandese ha deciso di introdurre una tassa sul turismo, di importo comunque modesto, per chiunque visiti il Paese. Il ricavato della tassa sarà destinato a sostenere le attività turistiche oltre che a coprire le spese sanitarie degli stranieri.