
Madeline McIntosh si è dimessa da amministratrice delegata di Penguin Random House, la più grande casa editrice di libri al mondo: è la terza persona tra i vertici del gruppo a dimettersi in meno di due mesi, dopo che a inizio dicembre lo avevano fatto prima Markus Dohle, anche lui amministratore delegato, e poi la presidente Gina Centrello. McIntosh ha detto che resterà in carica finché non si sarà stabilita una nuova struttura di leadership aziendale.
McIntosh ha 53 anni ed è considerata una delle persone più importanti dell’editoria americana. Iniziò a lavorare in Penguin Random House nel 1994. Lasciò brevemente l’azienda nel 2008 per lavorare ad Amazon, ma tornò dopo un anno e mezzo come presidente delle vendite. Era amministratrice delegata dal 2018.
Penguin Random House è la prima dei cosiddetti “Big Five”, “Grandi Cinque”, dell’editoria mondiale. Negli ultimi due anni aveva cercato di comprare Simon & Schuster, un altro dei Big Five, ma la fusione era stata osteggiata dall’amministrazione del presidente statunitense Joe Biden, ricorrendo a un tribunale federale. Il 31 ottobre un giudice aveva dato ragione al governo americano stabilendo che l’acquisizione avrebbe danneggiato in modo sostanziale la competitività nel mercato editoriale: la mancata acquisizione era stata alla base delle dimissioni di Markus Dohle a dicembre.