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Le M&A portano i ricavi di Italian Wine Brands a 430 mln (+5,2%)

Le M&A trainano i ricavi di Italian Wine Brands. Il gruppo del vino quotato a Milano ha archiviato il 2022 con ricavi consolidati per 430,4 milioni di euro, segnando +5,2% sul 2021. In particolare, con l’acquisizione di Enovation Brands, l’azienda ha inteso incorporare integralmente la sua presenza diretta nei supermercati e sul canale Horeca dei mercati statunitense e canadese. Attraverso l’acquisizione di Barbanera, invece, il gruppo ha incrementato la sua offerta di vini premium, con particolare riferimento al canale Horeca, e raggiunto un presidio diretto in Toscana con una cantina di proprietà.

Queste operazioni, fanno sapere dall’azienda, hanno portato in azienda una diversificazione dei canali di vendita, una penetrazione di nuovi mercati e un rafforzamento del sourcing di prodotto, ponendo le basi per il raggiungimento di obiettivi di medio termine.

Nel 2022, il canale wholesale di Italian Wine Brands è cresciuto dell’1,4% sul 2021 ma con “una lieve contrazione” del volume d’affari a livello organico legata per circa 2/3 a difficoltà riscontrate nella tenuta della supply chain, con particolare riferimento alla disponibilità di vetro, e per circa 1/3 al “ritracciamento della domanda di consumo di vino in Gdo”. Il canale distance selling (cd. vendita diretta ai privati), dopo il boom degli anni della pandemia, ha registrato un riassestamento dei ricavi sui livelli del 2019 facendo comunque registrare “un sensibile rafforzamento delle vendite online”. Infine, sempre dal punto di vista organico, il canale Horeca ha fatto segnare “una robusta crescita sul 2021” grazie alle positive performance registrate in Uk, Stati Uniti e Canada.

Come per gli esercizi precedenti, le vendite all’estero hanno trainato la performance di fatturato, raggiungendo i 355 milioni di euro contro i 73 milioni generati in Italia.

“Per il 2023 – ha dichiarato Alessandro Mutinelli, Presidente e AD del Gruppo – abbiamo rivisto i nostri listini prezzi per recuperare marginalità ed abbiamo impostato un programma di efficientamento interno, che porterà ad una semplificazione organizzativa del gruppo, che oggi conta nove società con sette sedi in Italia e due all’estero. Abbiamo continuato ad investire, anche in risorse umane, per essere sempre più competitivi, innovativi e orientati al cliente e questo, alla fine, è l’unica cosa che può garantire una crescita sostenibile e duratura.”

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