Capire il linguaggio delle truffe e affidarsi a istituti bancari che garantiscano alti livelli di sicurezza sono i primi passi per evitare di cadere nelle trappole
Banca di Asti 01 marzo 2023 10:00
“Hai vinto un premio”, “Il tuo pacco è bloccato”, “Abbiamo riscontrato un problema sul tuo conto”. Sono soltanto alcuni dei messaggi che, ormai quasi quotidianamente, riceviamo sui nostri dispositivi elettronici tramite email o SMS. E se in alcuni casi queste comunicazioni sono direttamente riconducibili ad aziende, agenzie o istituti di credito reali, in tanti altri si tratta solo di esche digitali per far partire delle truffe che possono avere conseguenze molto gravi per chi le subisce.
Una problematica che, anche a causa dell’utilizzo sempre più diffuso dell’intelligenza artificiale, avrà un peso ancora più importante nel prossimo futuro e intaccherà in maniera sempre più incisiva tutti i settori dipendenti dalle transazioni digitali, uno su tutti l’e-commerce.
Come riconoscere una truffa
Distinguere i messaggi autentici da quelli farlocchi diventa un’impresa sempre più ardua e dunque saper interpretare il linguaggio delle frodi è fondamentale per potersi difendere.
Credenziali d’accesso, codici di configurazione dell’internet banking o dati della carta di pagamento sono gli estremi maggiormente richiesti dai malviventi. Durante le telefonate può essere inoltre chiesto di autorizzare o confermare operazioni tramite notifiche sul proprio telefono cellulare.
Alla luce di ciò è bene sottolineare che nessuna truffa può essere portata a termine senza la partecipazione, sebbene involontaria, di chi riceve il messaggio. Il primo consiglio è quello di evitare di cliccare sui link presenti nei testi delle mail o degli SMS e di diffidare da qualsiasi tipo di richiesta di dati personali e password. Buone pratiche sono anche quelle di controllare l’indirizzo dell’email che si riceve – spesso sembra identico all’originale, ma guardando bene non lo è – e di navigare su reti sicure con device personali, evitando di salvare le password nel browser e controllando il livello di protezione dei siti sui quali si naviga (fare riferimento al lucchetto presente alla sinistra della barra di indirizzo del sito). Proteggere la propria navigazione con antivirus e non utilizzare programmi di condivisione o software dalla dubbia provenienza sono altri semplici gesti che possono tenerci lontani da brutte sorprese.
La Banca che ti protegge
Affidarsi a strutture e istituti di credito che garantiscano elevati livelli di sicurezza è, in ogni caso, il primo passo da fare.
Dal 1842 Banca di Asti ha a cuore il proprio territorio e i propri clienti. Una Banca da sempre attenta ai mutamenti che caratterizzano la situazione economica e sociale in cui opera e che è capace di adattarsi velocemente a questi, dando grande importanza all’esigenza di mantenere alta la propria reputazione e offrendo ai suoi clienti la possibilità di effettuare le scelte più vantaggiose in base ad ogni necessità.
Banca di Asti ci tiene a sottolineare che in nessuna comunicazione ufficiale chiederà mai di comunicare, confermare o certificare credenziali, numeri privati o informazioni personali attraverso un SMS. L’istituto astigiano inoltre non darà mai “ultimatum” riguardo al blocco di conti correnti e non invierà link sui quali cliccare per verificare ogni genere di procedura.
In caso di dubbi sull’autenticità di una comunicazione l’unica cosa da fare è scrivere o contattare telefonicamente Banca di Asti.
© Riproduzione riservata