Il rinnovo dell’accordo (la cui scadenza era prevista per il 3 marzo) interessa tutti i Cas di prima accoglienza previsti all’interno del Piano di zona Altomilanese per un totale di 150 posti disponibili
Rinnovato fino al 31 dicembre 2023 l’accordo di collaborazione tra il Comune di Legnano, quale ente capofila dell’ambito Alto Milanese per la gestione dell’emergenza Ucraina, e la Prefettura di Milano. La convenzione terrà ancora attivo il Centro di accoglienza straordinaria (Cas) aperto la scorsa primavera nell’ex officina della Caserma di viale Cadorna. Gestito dalla Croce Rossa di Legnano, attualmente ospita un massimo di 25 profughi. Il rinnovo dell’accordo (la cui scadenza era prevista per il 3 marzo) interessa tutti i Cas di prima accoglienza previsti all’interno del Piano di zona Altomilanese. Prorogato, ma in questo caso fino a giugno, anche l’accordo con la cooperativa Intrecci per la gestione dell’accoglienza.
Attualmente (dati pubblicati il 24 febbraio, a un anno dallo scoppio del conflitto) sono una novantina i profughi arrivati dall’Ucraina attualmente ospitati nell’Alto Milanese in base alla convenzione (oggi rinnovata) siglata tra la Prefettura e il Comune di Legnano come capofila della zona omogenea dell’Alto Milanese, che mette complessivamente a disposizione di chi fugge dalla guerra in Ucraina fino a 150 posti: 39 a Legnano, 19 a Magnago, 12 a Nerviano, 6 a Rescaldina e Villa Cortese, 4 a San Vittore Olona e 2 a Canegrate. Numeri che rappresentano solamente un’istantanea di una situazione che era e in parte è ancora in continua evoluzione, ai quali vanno poi aggiunti quelli relativi ai cittadini ucraini ospitati dai singoli nuclei familiari.
La guerra in Ucraina, un anno dopo: il racconto dal Legnanese