Alba Parietti a Verissimo sulla morte di Maurizio Costanzo, una notizia che doveva aspettarsi ma è stato come per i suoi genitori
Dalla puntata di Verissimo di oggi l’omaggio a Maurizio Costanzo che purtroppo ieri è andato via. Una notizia che ha addolorato molti e a Verissimo Alba Parietti è tra i presenti in studio. “È incredibile perché queste le notizie le sai già come quando muore un genitore”. Alba Parietti racconta di quella immortalità che appartiene ai personaggi famosi, ai grandi come Maurizio Costanzo. “Davvero adesso pensare che Maurizio che davamo e davo per scontato, come ho fatto coi miei genitori, non ci sia più… credo che sia, ripeto, un dolore collettivo, un dolore che però secondo me si deve trasformare in un ricordo molto bello per quello che lui ha dato alla televisione e che dovrebbe servirci come esempio di come farla perché lui ha fatto una televisione divertente, acuta simpatica. Sapeva ridere e sapeva sfruttare i talenti e farli diventare tali. Si divertiva a giocare e aveva una curiosità quasi morbosa rispetto a qualsiasi cosa… c’è molto molto da imparare”.
Alba Parietti ricorda Maurizio Costanzo, a lui deve tanto
“Non sono capace di esprimere le emozioni… ho pensato che la mia conoscenza con Maurizio inizia dal divano di casa mia quando io bambina guardavo un programma scritto da lui e da un altro grande mio maestro. All’epoca non potevo nemmeno immaginare di conoscerli e di conoscere Maurizio, era il mito, anche di mio padre lo è stato, ed è stato anche il mio. Poi il grande piacere di poter entrare in quel salotto di poterlo conoscere da vicino”.
Alba Parietti ricorda il primo incontro con Costanzo: “Ero molto giovane e non vorrei personalizzare… è stato negli anni 80, io non ero nessuno, era una ragazzina in cerca di successo. Mi invitò in una trasmissione e alla fine mi disse ‘tu ce la farai perché buchi perché hai qualcosa’. Ci rivedemmo molti anni dopo, negli anni ‘90 che furono anni importantissimi, dove lui aveva sviluppato questa grandissima capacità di far parlare le persone, di entrare nell’intimo, di tirare fuori anche i lati più paradossali, particolari, contorti, divertenti… com’era lui perché lui aveva una grande curiosità a lui piaceva moltissimo scavare nell’intimo delle persone ed era bravissimo e lo faceva anche con delle tecniche raffinatissime, perché aveva questa abitudine di portare questo sgabello accanto all’ospite, sempre un po’ dietro e ti parlava magari all’orecchio, ti diceva qualcosa e in qualche maniera ti rilassava e tu dicevi cose che magari non avresti mai detto”.
Lo ripetono tutti: “Maurizio Costanzo ha inventato un linguaggio televisivo di grande raffinatezza, di grande intelligenza, portando un giornalismo fortissimo, anche l’inchiesta che l’ha portato addirittura a rischiare la vita con Maria e insieme a un uomo della sua scorta. Ma allo stesso tempo era un uomo leggero, divertente, ironico, fantasioso e curiosissimo”.