Redazione 22 febbraio 2023 11:59
Un caso spinoso a pochi passi dal confine con l’Italia che vede protagonista un’agente della polizia cantonale. Il fatto risale a circa un anno fa, il 15 febbraio del 2022, quando l’agente in questione dopo un incidente avvenuto proprio allo svincolo con Mendrisio è risultata positiva all’alcol test. Nel confronti della poliziotta era arrivata una condanna per guida in stato di inattitudine e infrazione alle norme della circolazione e una pena pecuniaria (sospesa) di 90 aliquote giornaliere per due anni, oltre alla multa e al pagamento delle spese giudiziarie.
Dopo aver ricostruito minuziosamente l’accaduto il procuratore generale Andrea Pagani il 20 febbraio del 2023 ha emanato provvedimenti anche nei confronti di due agenti della polizia cantonale intervenuti sul luogo dell’incidente. I due sono accusati di tentato favoreggiamento.
Il primo per avere eseguito l’alcol test al posto della collega e comunicando quindi l’esito negativo alla gendarmeria stradale. Il secondo per avere appoggiato la comunicazione falsa.
“Circa mezz’ora più tardi -come riporta la nota della polizia cantonale – entrambi gli agenti hanno comunque desistito dal loro tentativo di eludere i controlli, sottoponendo spontaneamente la collega al soffio con l’etilometro precursore e comunicando l’effettivo esito positivo scaturito in seno alla scala gerarchica. Per l’agente che ha soffiato al posto della protagonista dell’incidente è stata proposta una pena, sospesa condizionalmente per due anni, di 45 aliquote giornaliere, oltre al pagamento di una multa e delle spese giudiziarie. Nei confronti del secondo agente la pena è stata fissata in 15 aliquote giornaliere (più la multa e il pagamento delle spese giudiziarie)”.
Nei confronti del capogruppo è stata proposta invece la condanna di una pena pecuniaria (sospesa) di 30 aliquote giornaliere, con pagamento di una multa e delle spese giudiziarie.