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Carrefour, vendite a +4,2%. Franchising e private label vincenti

Il rilancio di Carrefour in Italia sembra ormai definitivamente consolidato e il fatto che anche il 2022 sarà archiviato con segno positivo non è certo secondario considerando le difficoltà dell’ultimo anno. Scorrendo i dati che il big francese della Gdo ha recentemente diffuso, infatti, tutto sembra procedere positivamente lungo un percorso non più in netta salita come negli anni scorsi. 

Dopo la chiusura con segno più del primo semestre, anche le vendite finali del 2022, a parità di rete, registrano una crescita pari al 4,2%, con il fatturato complessivo che si chiude a 4,4 miliardi di euro. Bene anche la redditività, nonostante inflazione e costi dell’energia, così come la soddisfazione dei clienti, monitorata con lo strumento interno del Net Promoter Score.

Sono diversi i fattori che hanno portato a questi risultati, a partire dal piano di riorganizzazione delle rete di vendita, che prevede una vera e propria “smobilitazione” di quella diretta a favore del modello franchising. Nel 2022 il taglio del traguardo del negozio numero 1500 ha coinciso per Carrefour anche con il raggiungimento di oltre 1200 store gestiti da imprenditori esterni lungo tutto il Belpaese. Questi conoscono il territorio e quindi sanno probabilmente confezionare degli assortimenti più centrati sulle reali abitudini di consumo, che da Nord a Sud cambiano sempre in modo molto importante con poche possibilità di standardizzazione.

A proposito di assortimenti, per Carrefour i prodotti a marchio nel 2022 hanno rappresentato più del 30% dei prodotti food, circa dieci punti sopra la media del settore in Italia. Se da un lato giocano un ruolo importante i nuovi prodotti a marchio Simpl, con prezzi allineati a quelli dei discount e che quindi devono andare incontro alle esigenze di chi vuole risparmiare in modo consistente, dall’altro sono positive le performance anche per quelli denominati Filiera Qualità Carrefour, marchio di punta dell’azienda francese. Nel 2022 sono stati lanciati 183 nuovi prodotti, nel 2023 ne sono previsti altri 300 in tutte le categorie merceologiche.

Se l’e-commerce procede, grazie anche ad accordi con piattaforme come Deliveroo e Glovo (Carrefour è stata la prima insegna della Gdo a sperimentare il quick commerce), e l’impegno sulla sostenibilità non arretra (l’azienda quantifica in 800mila euro il valore della merce salvata grazie alla vendita scontata di prodotti oltre il Termine Minimo di Conservazione e alla partnership con Too Good To Go), spicca il valore alla vendita raggiunto dai prodotti italiani venduti nei punti vendita Carrefour in tutto il mondo, pari a 1,1 miliardi di euro (l’Italia nel 2022 ha esportato a valore prodotti agroalimentari per circa 60 miliardi). Un balzo del 40%, afferma Carrefour, trainato da ortofrutta, vino e una serie di prodotti tipici del made in Italy venduti sotto il marchio Terre d’Italia.

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