Quando la qualità è più importante della quantità
Quante volte hai pensato “domenica mattina dormo mezz’ora in più”? Beh, niente più di sbagliato. Andiamo con ordine. Quante ore dovremmo dormire? Una persona tra i 18 e i 65 anni, per sentirsi riposata e in forma, dovrebbe dormire tra le 7 e le 9 ore a notte.
Ma, sebbene sia importante dormire a sufficienza, il numero di ore di sonno conta meno rispetto alla qualità. E perché un sonno si possa definire ‘ristoratore’ deve comprendere CICLI di sonno compiuti. Cosa sono? Mentre dormiamo, il cervello e il corpo attraversano cicli della durata di 90 minuti, formati ognuno da quattro fasi distinte: “Fase di veglia”, “Sonno leggero”, “Sonno profondo” e “Fase REM”. Dopo ogni ciclo di sonno completo, si ripercorrono le stesse fasi, fino a quando non ci si sveglia.
Quindi ecco: 5 cicli da 1 ora e mezza equivalgono a 7 ore e mezza di sonno (il minimo necessario). Ci possiamo permettere qualche ora in più a letto? Sì. 6 cicli sempre da 1 ora e mezza, e ci risvegliamo 9 ore dopo. E se ci si sveglia nel bel mezzo di una di queste fasi? È probabile che si avverta una sensazione di fiacchezza e stanchezza, come se non avessimo proprio dormito.
Come evitarlo? Il modo più semplice è dormire a cadenze regolari di 1h e mezza. Per aiutarci in questo esiste un calcolatore del sonno che stabilisce quando andare a dormire, e quindi le ore ideali di sonno, in base all’orario della sveglia e al completamento dei 5 o 6 CICLI di sonno necessari, ai quali vanno aggiunti 15 minuti (il tempo medio che si impiega per addormentarsi).
Volete un esempio? Se ti svegli alle 7, dovrai andare a dormire alle 23.15 (se vuoi dormire 7 ore e mezza), o alle 21,45 se vuoi dormire 9 ore (e farti così un ciclo in più). Ora, non ti resta che testarlo.
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