Questi i punti deboli emersi dalla ricerca commissionata da Confindustria Varese che, però, sprona la politica a cambiare approccio nella risoluzione dei problemi
Che cos’è il Social Progress Index? E perchè Confindustria Varese ha deciso di investirci? Lo spiega Federica Belfanti dell’Inistitute of Entrepreneurship and Competitiveness di Liuc: «Si tratta del primo progetto in Italia a livello provinciale. Questo indicatore introduce una misurazione sistematica e completa del progresso sociale, con un quadro che comprende tre elementi: bisogni umani fondamentali, fondamenti del benessere e opportunità. Una delle caratteristiche distintive dell’Indice di progresso sociale è che comprende l’Opportunità, un aspetto del benessere umano che spesso viene trascurato a favore di bisogni più fondamentali e materiali come l’alimentazione e l’assistenza sanitaria». Tradizionalmente gli indicatori di progresso sociale escludono le opportunità.
Lo studio è stato possibile grazie alla partnership con Social Progress Imperative che pubblica un report annuale che copre il 98% delle istituzioni mondiali, basato sugli stessi indicatori.
IL MESSAGGIO ALLA POLITICA
Il presidente di Confindustria Varese Roberto Grassi ha sintetizzato così l’utilità di questo indicatore sia per la politica che per le imprese: Questo indice serve alla politica a tracciare il sentiero delle priorità, evitando di distribuire contributi (scarsi) a pioggia. Ed è questo un male di cui soffriamo da troppo tempo come territorio e come Paese. Il Social Progress Index, invece, è uno strumento che ci indica su quali voci occorra costruire pochi, ma precisi e mirati progetti in grado di migliorare la capacità del Varesotto di creare benessere, anche sociale. È un patrimonio di conoscenza e di programmazione politica che mettiamo a disposizione di tutti: Comuni, Provincia, Regione, Ente Camerale. Lo facciamo, come dicevo in apertura, in un momento cruciale in cui, nelle prossime settimane, si terranno le elezioni regionali, il voto per la Provincia, il ricambio dei vertici della Camera di Commercio».
Due sono, dunque, i suggerimenti che vengono dati dal Social Progress Index alla politica e Grassi li indica con precisione: «Investire sull’assistenza medica di base e sull’accesso alla conoscenza e all’informazione, ad esempio con progetti di digitalizzazione delle nostre città, troppo poco smart. Sono questi i fronti che gli indicatori ci mostrano oggi come i più scoperti in provincia di Varese».
IL MESSAGGIO A CONFINDUSTRIA VARESE
Poi ci sono i suggerimenti di SPI a Confindustria Varese: «Di fronte a questi dati ce ne siamo imposte due priorità.
La prima riguarda l’alta formazione e l’accesso ad essa dei nostri giovani e dei nostri collaboratori. Su questo fronte, non ve lo nascondiamo, i dati emersi come non brillanti ci hanno stupito perché ci richiamano in prima persona. Dobbiamo valorizzare ulteriormente questo patrimonio di conoscenza e la presenza su un unico territorio di ben due atenei, entrambi capaci di esprimere eccellenze nei propri ambiti di competenza. Dobbiamo lavorare con ancora più forza per incrementare la collaborazione con l’istruzione superiore e con i corsi post- diploma degli ITS. Dobbiamo continuare a investire nella formazione continua dei lavoratori anche utilizzando modalità innovative, come abbiamo fatto, ad esempio, sul fronte della sicurezza con i break formativi».