Un flusso anomalo di scommesse su una partita del campionato di calcio della Serie B greca, tra Apollon Larissa e Aiginiakos – sfida che risale al 17 febbraio 2019, vinta in rimonta dai padroni di casa per 3-2 – aveva indotto quattro agenzie del Riminese (due a Riccione e due a Rimini) a bloccare i pagamenti e a segnalare il match alla Guardia di finanza, ai monopoli di Stato e alla federazione calcistica ellenica.
Al termine delle indagini delle Fiamme gialle, il sostituto procuratore ha chiesto il rinvio a giudizio di quattro persone, tre delle quali con precedenti specifici. Si tratta di due albanesi e due riminesi, accusati di truffa aggravata e frode in competizioni sportive. L’udienza preliminare si svolgerà davanti al gup del tribunale di Rimini il prossimo 14 febbraio. Lo riporta newsrimini.it.
Sarebbero state addirittura 191 le giocate registrate in un solo centro scommesse del Riminese su quella partita. Le quattro sale raggirate avrebbero dovuto pagare ai vincitori qualcosa come 313mila euro di montepremi complessivo. Soldi che non sono stati mai incassati dal momento che le società di scommesse coinvolte bloccarono i pagamenti. Tra le persone offese, oltre alle agenzie di scommesse anche la Figc.