Cosa si è detto (e chi lo ha detto) alla presentazione delle opere che governo e comune di Roma dovranno fare in due anni
Il 2025 è domani, o quasi. Un orizzonte lontano due anni, politicamente molto distante. Ma in termini di eventi, di cose da fare, è già qui. Questa mattina a Palazzo Chigi, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri (Pd) e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano hanno presentato il programma dei principali interventi “essenziali e indifferibili” (come definiti sul portale web del Comune di Roma) per il Giubileo 2025.
Nel dettaglio, è stato presentato il Dpcm con un miliardo sul piatto per 87 opere. “In totale saranno 2,3 miliardi e sfiorerà 4 miliardi con il secondo dpcm e gli interventi complementari”, ha specificato il sindaco di Roma. Che ha accennato alla copertura pressoché totale del territorio urbano, interessando circa 430 chilometri.
LA PRESENTAZIONE A PALAZZO CHIGI
Come dettaglia l’Ansa, “il primo cittadino ha illustrato al Pontefice, innanzitutto, il dpcm per lo sblocco e l’attuazione delle opere del Giubileo”.
Inoltre, aggiunge l’agenzia, “secondo quanto si è appreso, hanno parlato di Pace, politiche sociali, sfide ambientali, decarbonizzazione, economia, e Gualtieri ha poi raccontato al Papa del summit dei sindaci mondiali a Buenos Aires, avvenuto nei mesi scorsi. Il Papa avrebbe definito la Capitale come città unica e meravigliosa e ha espresso speranza e incoraggiamento per Roma”.
Degli 87 interventi, 32 sono di riqualificazione e valorizzazione, altri 23 riguardano accessibilità e mobilità, 8 l’accoglienza e la partecipazione, 24 l’ambiente e il territorio. Per – come specifica il comunicato del Comune – fondi giubilari da un miliardo e 1,8 miliardi complessivi, più altro mezzo miliardo relativi alle 335 opere già definite in seno al Pnrr. E’ il piano Caput Mundi. Obiettivo: “accogliere al meglio le decine di milioni di pellegrini che verranno a Roma e, allo stesso tempo, rendere la città più accessibile, sostenibile e inclusiva, in coerenza col messaggio di speranza, fraternità universale e fiducia che Papa Francesco ha voluto porre al centro del Giubileo”, specifica il Comune capitolino.
Inoltre, 62 opere sono incluse nell’utilizzo dei fondi del Giubileo e dieci utilizzano risorse già esistenti, altri quindici interventi con soldi già stanziati e “inseriti per accelerare le opere grazie alle procedure commissariali”.
LE PAROLE DI GUALTIERI ALLA PRESENTAZIONE
La promessa, appunto, del primo cittadino della Capitale è quella di intervenire a pieno regime su tutto il perimetro urbano in vista del grande evento del 2025.
“Non è un evento come tutti gli altri, perché conferma la centralità di Roma. Verranno milioni di persone dal mondo, gli operatori economici della capitale respireranno dopo gli anni del covid e la crisi per la guerra. Sarà un’occasione – ha aggiunto Gualtieri – per creare lavori importanti per la città. Ma non è ciò che conta di più, spero che non appaia fuori luogo da parte di un rappresentante di una istituzione laica sottolineare che il giubileo è un evento prima di tutto di fede, che si collega a tradizioni secolari, il pellegrinaggio”.
A fargli eco, il sottosegretario Mantovano il Dpcm sul Giubileo 2025: “Siamo tutti consapevole che l’Europa è sorta attorno anche alle vie dei pellegrini, le vie ci sono ancora, come la Francigena: cammini protetti, perché richiamavano la pace, oltre che la fede. C’è molto lavoro da fare, seguirà un secondo dpcm dedicato alle opere essenziali e già dal pomeriggio di oggi si comincerà a lavorare al secondo dpcm”.
Ancora Mantovano: “C’è molto lavoro da fare, ma sono abbastanza fiducioso, con tutto quello che si dice, le polemiche. Roma e l’Italia alla fine riservano piacevoli sorprese. In occasione dei funerali del Papa emerito, malgrado alcune previsioni al ribasso, tutto si è svolto con ordine, in modo da non aver creato disagi e con apprezzamenti diffusi anche oltre i confini nazionali. Confido che Roma tornerà come già lo è, al centro dell’attenzione del mondo e lo farà al meglio”.
LE PAROLE DELLA PREMIER
Anche la premier Giorgia Meloni ha diffuso un messaggio sulla presentazione: “Questo Governo ha lavorato fin dal suo insediamento per la firma del primo Dpcm sulle opere essenziali e indifferibili per l’organizzazione del Giubileo della Chiesa Cattolica del 2025. Roma e l’Italia intera si preparano a celebrare un evento indissolubilmente legato all’identità stessa della Città Eterna, che è Capitale del Cristianesimo e che ospita lo Stato della Città del Vaticano”, ha detto.
“C’è molto lavoro da fare ma, in stretta sinergia con la Santa Sede e Roma Capitale, assicureremo tutta la nostra collaborazione e il nostro impegno per far in modo che la Capitale e la Nazione siano pronti ad ospitare milioni di pellegrini da tutto il mondo e vivere un evento storico com’è il Giubileo”.
I NOMI
Le commissioni speciali introdotte da Gualtieri stesso si erano insediate undici mesi fa. Come scrivevamo qui su Policy Maker, la commissione Giubileo è composta dai consiglieri Angelucci, Ciani, Trabucco, Marinone, Parrucci, Zannola, Alemanni, Matone, Barbato e Meleo. La commissione Expo da: Trombetti, Trabucco, Alemanni, Corbucci, Palmieri, Stampete, De Gregorio e De Priamo. Come Vicepresidente vicario eletta Giulia Tempesta (Pd), e come Vicepresidente eletto Antonio De Santis (M5s).
(Articolo pubblicato su Policy Maker)
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