Desiderava un ricordo in onore della nuova nascita verificatasi in famiglia, ed invece ha dovuto fare i conti con una bruttissima infezione che – così come dichiarato dalla vittima della sventura al Cittadino: “E’ stata causata dal tatuaggio che avevo appena ultimato in uno studio di Monza”.
Nonostante stesse avvertendo che qualcosa non andava durante l’esecuzione del tatuaggio, il tatuatore ha insistito per terminare subito l’opera e, dopo qualche ora, l’uomo avverte febbre a 40. Fortunatamente, l’uomo ha deciso di non fidarsi delle rassicurazioni del tatuatore e si è subito rivolto all’ospedale San Gerardo, dove è stato ricoverato per tre giorni nel reparto dedicato alle malattie infettive. Dimesso, ha continuato a curarsi a casa per un mese con antibiotici e cortisone.
“Purtroppo non è il primo nè l’ultimo caso – afferma il Presidente del Codacons Marco Maria Donzelli – occorre portare all’attenzione pubblica che la realizzazione di un tatuaggio è pur sempre un intervento e necessità di tutte le cautele del caso. Ci sono tanti professionisti di alto livello, ma se verificate che c’è qualcosa che non va, fermate subito la realizzazione del tatuaggio e verificate che non si stiano verificando infezioni o reazioni allergiche.
Importantissimo, inoltre, segnalare reazioni avverse immediatamente, anche al fine di evitare che altri possano incorrere nella stessa problematica. Ricordiamo a tutti che il nostro sportello per il risarcimento del danno è attivo per assistenza e consulenza all’indirizzo [email protected] o al numero 02.29419096″.
