Oggi si vota: in Lombardia dopo cinque anni si sceglie il nuovo presidente o la nuova presidente della Regione. Le urne hanno aperto alle 7 e saranno chiuse alle 23, per riaprire domani mattina. Dati sull’affluenza, politici al voto, notizie in tempo reale dai seggi: ecco tutto quello che c’è da sapere.
Ucraina, Berlusconi: “Da premier non avrei parlato a Zelensky”
“Io parlare con Zelensky? Se fossi stato il presidente del Consiglio, non ci sarei mai andato perchè stiamo assistendo alla devastazione del suo paese e alla strage dei suoi soldati e dei suoi civili. Bastava che cessasse di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe accaduto, quindi giudico, molto, molto negativamente il comportamento di questo signore”. Lo ha detto Silvio Berlusconi dopo aver votato per le regionali lombarde a Milano.
Berlusconi al seggio a Milano: “Io incoerente? Infatti ho votato Inter”
Ha votato il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi nel seggio di via Ruffini a Milano. Il Cavaliere è arrivato accompagnato dalla compagna Marta Fascina. “Ho votato per l’Inter naturalmente, visto che sono incoerente secondo alcuni giornali dell’altra parte politica”, ha detto poi scherzando.
Berlusconi preoccupato per astensionismo: “Voto non solo un diritto ma un dovere”
Berlusconi preoccupato per astensionismo lancia appello a elettori. ‘Il voto non è solo un diritto, ma un dovere”. Poi è stato duro con la premier Meloni. “Non avrei mai incontrato Zelensky”. Su Sanremo ha ripetuto quello che aveva detto ma non arriva a chiedere la testa dei vertici Rai. E sulla causa della scarsa affluenza commenta: “Non posso dirlo, ma l’Italia è piena di stupidi”.
Regionali, Ronzulli (FI): “Ottimisti, si respira aria di ritorno”
“Siamo ottimisti e speranzosi. Si respira un’aria quasi di ritorno, c’è molto entusiasmo e lo vedo da un dato significativo: la mia mail si riempie con domande richieste e sento che c’è voglia di ritorno a votare forza Italia quindi siamo ottimisti. Se qualche indeciso torna a votare Forza Italia siamo contenti”. Lo ha detto la senatrice e coordinatrice lombarda di Forza Italia, Licia Ronzulli, fuori dal seggio milanese dove vota Silvio Berlusconi.
Regionali, Sgarbi: “Mancano nomi famosi, disaffezione più di possibili eletti che di elettori”
“La disaffezione, prima ancora che degli elettori, è dei possibili eletti”. A dirlo è Vittorio Sgarbi, candidato come consigliere regionale sia in Lombardia che nel Lazio, che commenta così i primi dati che testimoniano una scarsa affluenza alle urne. “Può sembrare una frase ad effetto – spiega il sottosegretario alla Cultura che ha votato a Milano– ma in realtà è un dato di fatto. La politica ha innanzi tutto bisogno di ideali e francamente sul piano della proposta non vediamo una grande offerta di ideali. E poi c’è bisogno di personaggi, di personalità forti, di nomi famosi. Io sono l’unico componente del Governo che si è messo in gioco, ma a parte le considerazioni sulla mia persona, a qualcuno viene in mente un nome forte, un personaggio del mondo dello spettacolo, un avvocato, che ha deciso di presentarsi? Qualcuno si ricorda il nome di un candidato ad esempio del Pd o della Lega?” “Allora -è la conclusione di Sgarbi- se queste vengono considerate elezioni di serie B, l’elettore, che è intelligente, decide di non partecipare. Quindi la disaffezione, prima ancora che degli elettori, è dei possibili eletti”.
Regionali, Umberto Bossi ha votato a Milano
Il fondatore della Lega Umberto Bossi ha votato per le regionali lombarde. Il Senatur si è recato nel primo pomeriggio al seggio elettorale di via Fabriano a Milano, vicino alla sede del partito di via Bellerio.
Regionali Lombardia, trovati scrutatori per tutte le sezioni. Le file tra maschi e femmine restano separate
Il voto nei diversi seggi della città sta procedendo in maniera regolare. L’affluenza è bassa, di code non se ne vedono. La mancanza di presidenti e scrutatori registrata nei giorni scorsi è stata risolta: tutte le sezioni sono coperte. Nonostante le indicazioni di Palazzo Marino che invitavano – per evitare discriminazioni di genere – a creare una fila unica per uomini e donne, nella maggior parte dei seggi il voto è rimasto separato per “maschi” e “femmine”. “La fila unica è solo un’indicazione, la scelta è affidata ai presidenti di seggio”, spiega il Comune. In una sezione di via Ariberto, spiegano così: “Avremmo voluto costruire una coda unica, ma i registri sono arrivati suddivisi tra uomini e donne, quindi per ragioni pratiche abbiamo dovuto mantenere la solita separazione. Ci spiace, ma si doveva organizzare tutto meglio”. Si vota, invece, tutti insieme in alcune sezioni come via Ivrea (1222), di via Carnia (1815) e via Gattamelata (451).
Regionali, la candidata di Unione Popolare Mara Ghidorzi vota a Corsico
Ha votato nel primo pomeriggio a Corsico, dove vive, anche la candidata di Unione Popolare Mara Ghidorzi.

Regionali, l’affluenza alle 12 in Lombardia certificata dal Viminale: 9,2% degli elettori
Alle ore 12, secondo i dati pubblicati sul sito del Viminale, l’affluenza in lombardia è stata pari al 9,20%. In netto calo rispetto al 19,91% del 2018, anche se allora si votò soltanto nella giornata di domenica.
Letizia Moratti: “Buon voto a tutti, libero e coraggioso”

Letizia Moratti, candidata presidente sostenuta dalla sua lista civica e dal Terzo polo, ha votato in mattinata nel seggio di via Della Spiga. E su Twitter ha scritto: “Buon voto a tutti, libero e coraggioso”.
Regionali, il presidente Fontana vota a Varese
Il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha votato questa mattina a Varese, la città dove vive, nel seggio di Velate. Il governatore uscente ricandidato dal centrodestra unito trascorrerà la giornata in famiglia, in attesa di conoscere domani i risultati del voto alla chiusura dei seggi. La Regione ha allestito una sala stampa al grattacielo Pirelli sede del Consiglio regionale da domani alle 13 che resterà aperta ininterrottamente (quindi anche in orario notturno) fino alle 16 di martedi 14 febbraio.

Affluenza, il primo dato parziale in Lombardia: ha votato il 9,2% degli aventi diritto
Primo dato parziale dell’affluenza in Lombardia: ha votato finora il 9,2% degli aventi diritto. Un dato non confrontabile con le ultime Regionali lombarde del 2018 quando si era votato in un’unica giornata, il 4 marzo, mentre questa volta si vota oggi e domani fino alle 15.

Lombardia, Majorino vota in via Colletta. Giornata in famiglia ma niente Juve: “Troppo stress”

Pierfrancesco Majorino ha votato alle 11 all’istituto comprensivo Tommaso Grossi di via Pietro Colletta a Milano, accompagnato dalla moglie Caterina Sarfatti e dalla figlia Maddalena. Pochissime persone ancora ai seggi. Il candidato presidente per il centrosinistra e il Movimento 5 Stelle trascorrerà la giornata a casa, con una breve parentesi di nuovo in un seggio per accompagnare il padre al voto.
Tifoso bianconero, non guarderà Juventus – Fiorentina perché “troppo stress”, ha scherzato fuori dal seggio.
Regionali Lombardia, voto utile e voto disgiunto: cosa c’è da sapere
Nelle ultime ore di campagna elettorale – ma anche nei giorni scorsi – lo abbiamo sentito più volte nominare dai candidati: il “voto utile”, ovvero l’invito a non disperdere il proprio voto. Cosa vuol dire? Le elezioni Regionali si svolgono a turno unico, senza ballottaggio: vince chi ottiene più voti. Da questo discende che la scelta del candidato da votare si può fare solo una volta e non c’è – come per le Comunali – il secondo turno. Quindi l’invito dei candidati è: scegliere direttamente il candidato presidente che ha (nella loro visione) più possibilità, dando il voto di lista.
L’elettore, però, può decidere di barrare una lista collegata ad un candidato presidente diverso rispetto a quello che ha deciso di votare. È il cosiddetto voto disgiunto, una pratica ammessa sia per le elezioni regionali che per quelle comunali. Si tratta della possibilità di votare una lista non collegata al candidato per il quale l’elettore ha deciso di esprimere la propria preferenza. Cosa significa? Ogni candidato si presenta con una o più liste contenenti i nome dei candidati che concorrono all’elezione del consiglio regionale. L’elettore, dunque, grazie al voto disgiunto, può barrare la lista e allo stesso tempo scegliere di votare il candidato sostenuto dallo schieramento avversario. In altri termini è possibile barrare la casella di una partito di centrodestra e contemporaneamente votare per un candidato di centrosinistra e viceversa. Così facendo l’elettore contribuirà all’elezione del candidato indicato e aiuterà i componenti della lista barrata ad essere eletti in consiglio.
La scheda elettorale per le Regionali Lombardia 2023
Per le regionali è possibile il voto disgiunto, ovvero si può votare un candidato presidente e una lista che ne appoggi un altro. L’elettore si trova sulla scheda elettorale il nome dei candidati presidenti e, nel riquadro corrispondente, quello della lista o delle liste che lo appoggiano.

Lombardia, chi sono i candidati alle elezioni regionali 2023
In Lombardia corrono per la carica di governatore l’uscente Attilio Fontana (centrodestra), Pierfrancesco Majorino (centrosinistra e M5s), Letizia Moratti (Terzo Polo) e Mara Ghidorzi (Unione Popolare). Il consiglio regionale è composto da 80 consiglieri compreso il presidente della Regione.
I quattro candidati alla presidenza (erano 7 nel 2018) sono sostenuti complessivamente da 12 liste provinciali. I partiti che appoggiano la candidatura di Attilio Fontana sono cinque: Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lombardia Ideale – Fontana Presidente e Noi Moderati-Rinascimento Sgarbi. Pierfrancesco Majorino ha il sostegno di quattro liste: Pd, Alleanza Verdi e Sinistra, Patto Civico – Majorino Presidente e Movimento 5 Stelle. Due gli schieramenti che appoggiano Letizia Moratti: Azione-Italia Viva e la lista civica Letizia Moratti Presidente. Mara Ghidorzi, infine, è espressione di una lista: Unione Popolare. La lista Unione Popolare non si è presentata nelle circoscrizioni di Lodi e Sondrio, mentre le altre 11 liste provinciali sono presenti in tutte le circoscrizioni.
Sono, invece, 1.019 i candidati (508 donne e 511 uomini) per 79 posti in Consiglio regionale assegnati sulla base delle circoscrizioni provinciali, cioè le 12 province lombarde. Un seggio è riservato al Presidente eletto e un altro seggio al ‘miglior perdente’, sottraendolo dal numero complessivo dei seggi assegnati alla sua coalizione. Gli aspiranti consiglieri presenti in due o più circoscrizioni sono 45, mentre tra i candidati alla carica di Presidente solo Mara Ghidorzi è in corsa anche per un seggio in Consiglio regionale in tre circoscrizioni (Como, Milano e Monza Brianza). L’età media dei candidati è 51 anni, più giovane ha 19 anni, il più anziano 84. Per garantire la rappresentanza di ogni parte del territorio dovrà obbligatoriamente entrare a far parte del Consiglio regionale almeno un rappresentante di ciascun territorio coincidente con le circoscrizioni provinciali (Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio, Varese).
L’ultima tornata elettorale per la Lombardia risale al 4 marzo del 2018. In quella occasione – i dati provengono dal portale del Viminale – in Lombardia invece su 7.882.633 elettori andarono al voto in 5.762.459, con un’affluenza del 73,10% e Attilio Fontana (centrodestra) prevalse con il 49,75% e 2.793.369 voti.
Regionali Lombardia, come si vota
La scheda elettorale è di colore verde. L’elettore ha tre opzioni: votare per il candidato presidente (e la scelta non si estende alle liste collegate), votare per candidato presidente e una lista (nel caso si selezioni solo sulla lista la preferenza di estende anche al candidato) o optare per il voto disgiunto, cioè scegliere una lista e un candidato governatore non collegato. È possibile esprimere una o due preferenze per i candidati al consiglio regionale: basta scrivere il cognome del candidato, o nome e cognome, accanto al simbolo della lista a cui appartiene. Nel caso si esprimano due preferenze, devono riguardare due candidati di sesso diverso pe rispettare la cosiddetta parità di genere. Se si scelgono due uomini o due donne la seconda scelta sarà annullata. Lo spoglio inizierà lunedì subito dopo la chiusura dei seggi.
Regionali Lombardia, urne aperte fino alle 23 di stasera
Urne aperte in Lombardia per le elezioni Regionali 2023. Dalle 7 di questa mattina alle 23 di questa sera, e di nuovo domani dalle 7 alle 15, si può votare nel proprio seggio di appartenenza per scegliere il prossimo presidente o la prossima presidente della Regione e la maggioranza di governo.
Le elezioni Regionali sono a turno unico: vince chi prende più voti tra i candidati, senza ballottaggio. Alla chiusura delle urne, lunedì alle 15, partone le operazioni di voto.