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Incinta senza volerlo: 450 euro al mese dall’Asl

Arezzo, 18 febbraio 2023 – Quella figlia inattesa, la quarta, potrebbe costare oltre 135 mila euro all’Asl Toscana Sud Est. Che ha sede ad Arezzo e ha ereditato dalla vecchia azienda sanitaria 9 di Grosseto una vicenda giudiziaria risalente al 2011 e raccontata dal Tirreno .

La donna, originaria del meridione, al terzo parto a 25 anni aveva chiesto la chiusura delle tube nel 2011 per evitare un’altra gravidanza. Che si è invece manifestata circa due anni dopo l’intervento effettuato all’ospedale grossetano Misericordia.

La bambina è infatti nata nel 2013 in una città del sud Italia ma la donna si è vista riconoscere in primo grado un risarcimento danni complessivo di oltre 135 mila euro, che sono 450 euro al mese dalla nascita finché la bambina che oggi a ha quasi 10 anni, non arriverà ai 25.

La Asl Toscana sud est dovrà anche versare altri 18 mila euro per spese varie.

La donna e il compagno, difesi dall’avvocato Paolo Persello, si sono visti riconoscere il nesso di causalità tra la gravidanza indesiderata e l’intervento eseguito all’ospedale. Un intervento che sarebbe stato eseguito “con una tecnica insicura e obsoleta , senza l’asportazione di un tratto di tuba”, secondo le consulenze.

La coppia aveva chiesto 70mila euro per il mantenimento e 50mila euro per la violazione della libertà di autodeterminazione per ciascuno genitore (totale 240mila euro); più 30mila euro solo alla madre per violazione del consenso informato e 25mila euro per il danno da invalidità, in relazione al danno sofferto.

La Asl Toscana Sud Est, assistita dall’avvocato Roberta Blasi, si era opposta su tutta la linea. Il giudice del tribunale civile di Arezzo Andrea Turturro ha così scritto la sentenza, condannando la Asl e accogliendo solamente una parte delle richieste della coppia fino a un totale di oltre 150 mila euro a carico delle casse della sanità pubblica.

“I miei assistiti sono soddisfatti dell’esito – dice l’avvocato Paolo Persello – il giudice si è basato principalmente sulla consulenza tecnica”.

L’Asl, nel frattempo, sta valutando se fare ricorso in appello e chiedere la sospensione dell’esecuzione da 135 mila euro da pagare alla coppia che ha avviato il processo.

Una vicenda iniziata 11 anni fa e che ancora potrebbe non avere una verità giudiziaria definitiva. È possibile?

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