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La Dea sbarca anche in Grecia con Panos: “Colpito dal talento di Denis e Moralez” – BergamoNews

L’Atalanta non ha veramente confini, e questa volta vogliamo raccontarvi la storia della passione per la Dea di Panos Nezos, 31enne di Atene che ha deciso di creare su Facebook una fanpage per avvicinare i suoi connazionali ellenici alla squadra orobica. Conosciamo meglio la storia di Panos.

Non si sente tutti i giorni di un tifoso della Dea greco: com’è successo? Come hai conosciuto l’Atalanta?

Effettivamente è un po’ strano (ride, ndr). Per anni ho guardato la Serie A, il calcio italiano, ma solo dalle stagione 2011-12 ho iniziato a interessarmi veramente all’Atalanta. In quella stagione ancora lontana dai fasti che poi avrebbe raggiunto la squadra orobica con Gasperini, mi avevano colpito i due argentini Maxi Moralez e German Denis. Inoltre, sono rimasto affascinato dalla grinta, passione e dal gioco espresso dalla squadra, nonostante non fosse ancora così bello. Così ho deciso di creare una pagina a tema Atalanta, per raccontare ai mie amici e appassionati di calcio l’Atalanta”.

Simpatizzi anche per un club greco, oppure pensi che sia meglio seguire solo l’Atalanta?

Sì, seguo il Panathinaikos, da quando sono nato, ma adesso un po’ di meno. Vado poche volte allo stadio.

A proposito di calcio, cosa pensi della Serie A? Ti piace guardarla?

Sì, la seguo, soprattutto negli ultimi anni, anche se mi concentro di più sulla Premier League e le competizioni europee. Penso che soprattutto negli ultimi 3 anni il campionato sia migliorato e diventato più combattivo, soprattutto per la lotta al titolo. Inoltre, la Serie sta diventando sempre più piacevole da guardare, grazie alla presenza di squadre come Atalanta, Napoli e Sassuolo costruite per attaccare, segnare tanto e ovviamente giocare un calcio europeo.

Alcuni calciatori greci sono passati in Italia, ma non hanno lasciato il segno. Secondo te perché? Cosa pensi del calcio greco? Cosa dovrebbe fare per ridurre il gap con gli altri campionati europei?

Penso che i giocatori greci passati in Italia non abbiano lasciato il segno perché hanno giocato in squadre di media bassa classifica o comunque in ruoli non così esaltanti (tipo la difesa).

Alcuni però sono riusciti a farsi ricordare, come Georgatos, Karagounis, Delas, Torosidis, Manolas e Papastathopoulos (due ex Roma).

Penso che il calcio greco debba migliorare sensibilmente nell’organizzazione, e debba trovare la mentalità europea, un po’ come ha fatto l’Atalanta con Gasperini. Inoltre, qui non si dà la giusta fiducia ai giovani e molti sono costretti a  cercare fortuna in altri contesti. Dal punto di vista tecnico-tattico, penso che il calcio greco sia molto difensivo, e servirebbe quindi un cambio di mentalità. Voglio citare anche il tema della corruzione, che non riscontriamo solo in altri contesti politici o sociali, ma anche nel calcio, nelle leghe giovanili o comunque inferiori. Serve davvero un rinnovamento.

E dell’Atalanta di adesso cosa pensi? Sei fiducioso o deluso?

Sono un po’ deluso certamente per gli ultimi risultati, ma continuo a nutrire speranze di poter riconquistare un posto in Europa, se non in Champions, almeno di EL o la Conference.

Hai mai visto l’Atalanta dal vivo, o comunque sei mai stato in Italia?

No, purtroppo non ho mai visto una partita della Dea dal vivo, ma da tempo mi sono promesso di venire a Bergamo per vedere il Gewiss Stadium. Magari quando sarà completamente rinnovato o meglio ancora in caso di qualificazione Champions della Dea, potrei fare una visita a Bergamo.

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