Partecipata la serata organizzata a Canegrate. Della Chiesa, raccontando anche fatti personali, ha spiegato le diverse facce della criminalità organizzata
Le parole e i ricordi del professor Nando Dalla Chiesa, figlio di Carlo Alberto, il generale ucciso nel 1982 a Palermo, hanno risuonato nel nuovo auditorium della scuola secondaria di Canegrate. Il sociologo esperto di criminalità organizzata, venerdì 22 marzo, è intervenuto in una partecipata serata per parlare del fenomeno della ‘ndrangheta e della sua presenza anche nel nord Italia. Della Chiesa, raccontando anche fatti personali, ha spiegato ai presenti le diverse facce della criminalità organizzata: fenomeno che va conosciuto per poterlo combattere.
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Nando Dalla Chiesa a Canegrate per la serata “La ‘ndrangheta. Come conoscerla, come combatterla” 4 di 15
La serata
Il coinvolgente incontro è stato organizzata dalla Commissione consiliare AntiMafia e Legalità, in collaborazione con il Tavolo AntiMafie e Libera Contro le Mafie di Legnano. L’auditorium per l’occasione si è trasformato in sala cittadina ed ha accolto numerosi cittadini. Presenti anche diversi amministratori locali, dal sindaco di Canegrate Matteo Modica, che ha fatto gli onori di casa, ai primi cittadini di Legnano Lorenzo Radice e di Rescaldina Gilles André Ielo, nonché numerosi assessori. Con loro anche il comandante della Polizia Locale di Canegrate Ornella Fornara. In questo contesto il sindaco, con la referente del Tavolo AntiMafie e il prof. Simone Finotti, dirigente dell’ICS “Aldo Moro” e del “Cavalleri” di Parabiago, hanno ringraziato per l’impegno nella lotta alle mafie le 12 ragazze del liceo che a maggio realizzeranno una performance ispirata alla figura di Lea Garofalo, la madre coraggio che disse no al mondo ‘ndranghetista che la circondava.
Il sindaco Matteo Modica
«Grazie al prof. Dalla Chiesa per la sua presenza: ha conquistato tutti i presenti rispondendo alle numerose domande. E in maniera coinvolgente ed appassionata ha saputo spiegare il fenomeno attraverso le sue memorie personali e conoscenze accumulate da mezzo secolo d’impegno politico e studi sulla criminalità organizzata – afferma il sindaco Modica – È stata una serata dai contenuti profondi soprattutto sul profilo educativo e culturale. Un momento per parlare e riflettere sull’importanza della legalità: necessaria ed indispensabile in ogni nostra scelta. Ritengo poi che la presenza di numerosi amministratori locali è segno di grande attenzione da parte di tutto il territorio, unito nell’affermare questi importanti valori».
Il primo cittadino ha poi ringraziato la «Commissione Antimafia e legalità e al Tavolo AntiMafie, all’Ics A.Moro, alle Forze dell’ordine, protezione civile, associazioni e cittadini presenti. Sono stati davvero numerosissimi coloro che hanno partecipato all’incontro». La decisione di ospitare Nando nella nuova sala cittadina della scuola media, per il sindaco risulta «coerente con il significato educativo e culturale della serata». L’impegno nel promuovere la cultura contro le mafie proseguirà. «Continueremo a lavorare insieme per proporre iniziative analoghe – spiega Modica -, ad iniziare dalla partecipazione il prossimo 21 marzo alla XXVIII giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie».
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