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Mara Sattei, come un’onda pura

Questo articolo è pubblicato sul numero 7 di Vanity Fair in edicola fino al 14 febbraio 2023

Credevo di essere l’unica a storpiare sempre Mara Sattei in Sara Mattei, e invece ho scoperto che l’invertire le consonanti tra nome e cognome è stato un gioco voluto qualche anno fa per creare un suo profilo privato su Facebook e rinnovarsi dopo l’esperienza di Amici. Mara/Sara, classe 1995, sembra all’apparenza tranquilla all’idea di affrontare per la prima volta le scale dell’Ariston con la canzone Duemilaminuti, scritta per lei dal frontman più popolare del momento, Damiano David dei Måneskin, e prodotto dal fratello minore Thasup, innovatore della trap italiana. «Quelle scale intimoriscono tutti. Forse perché solo mentre scendi ti rendi veramente conto di quello che ti sta succedendo… ».

Il suo primo Sanremo. Tutti dicono che non sia esattamente una passeggiata.
«È un’emozione enorme, una vetrina e un’opportunità unica. È forse l’esperienza più grande da quando ho iniziato la mia carriera».

Che cosa ha provato quando ha saputo di essere nella rosa dei big?
«Non le so dire di preciso. Ero senz’altro contentissima. Mi sono passati tanti pensieri per la testa. E sembrerà strano, ma il primo su tutti è stato quello di prepararmi al meglio. Come se avessi messo per un attimo da parte l’aspetto emotivo per concentrarmi subito sull’obiettivo principale: dare il massimo. Sì perché, per quanto se ne dica, è una vetrina unica che mette soggezione, il trampolino di lancio di brani che hanno segnato la storia della musica mondiale».

Negli ultimi anni il Festival ha avuto un rilancio incredibile.
«C’è stato un cambio generazionale portatore di tante novità che sono state capite e ascoltate. Questo, abbinato all’esperienza dei grandi evergreeen, ha creato un mix vincente, capace di catturare il pubblico di qualsiasi età».

Dovendo dare un nome alle emozioni che proverà scendendo quelle scale, quale sceglierebbe?
«Stupore, felicità, adrenalina. Ma lo scoprirò sul palco…».

Quando è stata scelta, si è subito immaginata un look adeguato?
«Sì, pensando al brano, ho cercato di associare visivamente il contest ideale che sapesse rappresentare il mio messaggio, quello che il brano vuole trasmettere».

Durante questo shooting è stata truccata da Linda Cantello, make-up artist internazionale
di Armani Beauty.
«Una grande professionista e una persona speciale, calda e umana. È stata una bellissima giornata. Abbiamo parlato di tutto. Le ho spiegato ciò che volevo trasferire e lei ha capito subito. Tanto che poi con la mia truccatrice Claudia abbiamo riprodotto le sue armonie. È stato veramente stimolante».

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