“Voglio che la gente qui si senta un po’ come a casa” è una delle prime cose che mi racconta Cristian Lodi, bartender e proprietario del Milord Milano, cocktail bar vintage situato tra Loreto e Città Studi. Quello di voler far sentire il cliente come a casa è un trend evergreen, che negli ultimi due anni sta vivendo un vero e proprio boom, declinato in nuove suggestioni estetiche e sensoriali. Forse con la pandemia abbiamo tutti scoperto che tra le mura domestiche non si sta poi così male, tanto che, anche quando usciamo, ricerchiamo inconsciamente la stessa sensazione di intimità, calore, familiarità, che la lingua anglosassone descrive perfettamente con l’aggettivo cozy?
Sicuramente Cristian Lodi è riuscito nel suo intento: nel 2021 ha deciso di rifare il look al Milord, che ora somiglia realmente a un salotto di casa, con l’eccezione che, non so voi, ma io a casa non ho un bartender professionista che mi serve cocktail esclusivi. Dalle 18,00 a notte fonda potete passare qui da Cristian: lui e i suoi collaboratori vi accoglieranno da dietro l’ampio e fornitissimo bancone in maniera informale ma cortese e vi accompagneranno nella sala principale, tra tavolini, poltrone e divani recuperati nei mercatini dell’antiquariato, manifesti pubblicitari e insegne vintage, vecchie radio, libri e pianoforti. Il tutto accostato a una carta da parati studiatamente fané e a pareti verde scuro.
Una volta accomodati, cullati dalla piacevole colonna sonora jazz, lasciatevi conquistare dal nuovo menù, rigorosamente cartaceo, che racconta le proposte della casa attraverso deliziose illustrazioni dal sapore d’antan, in linea con il mood e l‘atmosfera del locale. Siete pronti per ordinare uno dei signature cocktail del Milord Milano? Sono circa 10 e cambiano di stagione in stagione, ma mantengono come comun denominatore la ricerca, la qualità delle materie prime e l’armonioso mix tra ingredienti classici e inusuali; inoltre, cosa non scontata, soddisfano anche il lato estetico. Io ho provato in anteprima il Macchia Mediterranea, una proposta elegante e beverina, servita – ça va sans dire – in un bicchiere d’ispirazione vintage e decorato con una piccola cialda a forma di alveare, che rimanda a uno degli ingredienti principali: la soda al miele. Quest’ultima gareggia in dolcezza con il vermouth ai fichi, ma l’insieme riesce inaspettatamente a non risultare stucchevole, mitigato dall’aromaticità balsamica del cordiale al pino mugo. Chi preferisce i sapori sapidi non può esimersi dall’assaggiare il Tann-in Skin, che tra i suoi ingredienti conta la salamoia, moderata dall’aromatica dolcezza del marsala vergine, e dalla freschezza agrumata del gin T.10. Ma anche chi ha gusti più tradizionali viene accontentato, perché al Milord si servono anche proposte più classiche, come il sempre gettonatissimo spritz, o una selezione di bollicine, tra cui alcune etichette di champagne. Il tutto, all’ora dell’aperitivo, è accompagnato da stuzzichini preparati express: polpette, salumi, formaggi e piccole bruschette.
Milord Milano, con i suoi 400 metri quadri distribuiti su due piani, è anche il luogo ideale per organizzare feste o eventi: lo spazio seminterrato è praticamente un locale nel locale, una sorta di speakeasy all’italiana, dominato da un imponente tavolo da biliardo, alle cui spalle sfavilla un secondo, grande, bancone bar.