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Omicidio di Yana, l'ex fidanzato confessa ma nega la premeditazione: l'ho colpita ma non mi ero accorto di averla uccisa | la Voce Di Mantova

Dumitru Stratan e Yana Malayko

MANTOVA  Sì, ho colpito Yana ma non volevo ucciderla. E’ stato un incidente. Questo a grandi linee quanto ha dichiarato Dumitru Stratan, il 34enne moldavo in carcere con l’accusa di omicidio volontario della ex fidanzata, Yana Malayko, 23enne ucraina che abitava a Castiglione delle Stiviere. Stratan, che fino ad ora si era avvalso della facoltà di non rispondere ha quindi deciso di raccontare la sua versione dei fatti. Il moldavo, al quale viene contestato l’omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione e l’occultamento di cadavere, ha parlato per circa due ore e mezza, dalle  15.30 alle ore 18 , rispondendo alle domande del Pm titolare delle indagini. E’ stato lo stesso Stratan a chiedere di essere sentito alla presenza dei suoi difensori. “L’indagato si legge in un comunicato della procura di Mantova –  ha ammesso di aver cagionato il decesso di Yana Malaiko la notte del 20 gennaio 2023 presso la abitazione in cui si trovava Yana negandone peraltro la intenzionalità affermando di aver colpito con la mano una volta sola la ragazza allo sterno per allontanarla in un momento in cui erano vicini e senza rendersi conto nell’immediatezza delle conseguenze del colpo inferto in quanto si era spostato in altra stanza. In ordine all’occultamento del cadavere non ha fornito dettagli dicendo che non ricordava esattamente quanto accaduto dopo e riferendo elementi frammentari. La Procura ha contestato all’indagato, a seguito di tale versione dei fatti, le risultanze investigative sinora raccolte agli atti e che appaiono confliggenti con quanto dichiarato dallo stesso ma l’indagato ha ribadito la propria versione dei fatti”.

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