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- domenica 19 Marzo 2023
L’ex presidente taiwanese Ma Ying-jeou ha annunciato che farà la storica visita entro la fine del mese
L’ex presidente di Taiwan Ma Ying-jeou ha annunciato domenica che visiterà varie città cinesi tra il 27 marzo e il 7 aprile. È la prima volta che un presidente taiwanese – in carica o no – visita la Repubblica popolare cinese dal 1949, anno in cui il Partito Comunista cinese vinse la guerra civile contro il Kuomintang, il partito nazionalista che aveva governato la Cina fino a quel momento, portando i suoi membri a rifugiarsi nell’isola di Taiwan.
Ma Ying-jeou è uno dei principali esponenti del Kuomintang, che esiste ancora e a Taiwan è considerato un partito che tradizionalmente è favorevole a mantenere legami con la Cina, pur negando fermamente di essere pro-Pechino. È già noto per aver scelto di incontrare il presidente cinese Xi Jingping a Singapore nel 2015, poco prima della fine del suo mandato.
La visita si inserisce in un contesto di crescenti tensioni tra Taiwan e la Cina continentale. Taiwan è di fatto uno stato indipendente ma la Cina lo rivendica come un proprio territorio, e negli ultimi anni ha organizzato frequentemente esercitazioni militari cinesi attorno all’isola, oltre a cercare di isolarla diplomaticamente. Il fatto che Taiwan sia fortemente appoggiato dagli Stati Uniti contribuisce ad aumentare ulteriormente le tensioni.
Ma Ying-jeou ha detto che visiterà le città di Nanchino, Wuhan, Changsha, Chongqing e Shanghai per incontrare studenti universitari e visitare monumenti storici legati alla Seconda guerra mondiale, al conflitto della Cina con il Giappone e alla rivoluzione del 1911, in cui fu rovesciato l’ultimo imperatore cinese. Non si sa se incontrerà anche funzionari o leader politici cinesi.
Da quando sono state rimosse le rigide restrizioni sui movimenti personali dovute al Covid-19 sia in Cina che a Taiwan, il Kuomintang ha dato molti segni di avvicinamento alla Repubblica popolare: lo scorso mese il presidente del partito Andrew Hsia ha visitato Pechino, incontrando l’importante dirigente del Partito Comunista Wang Huning. Sul fronte interno, Hsia è stato molto criticato per aver dimostrato una tale vicinanza alla Cina, ma il Kuomintang sostiene che sia centrale mantenere aperte le linee di comunicazione tra i paesi, a maggior ragione date le tensioni.