Monza – “Quella mattina mi sono svegliato presto per andare a lavorare, come sempre. Ero sotto la doccia, mia figlia è arrivata e ha urlato: “Papà, papà, Sara (nome di fantasia, ndr), non si sveglia più. Sono corso in camera sua, le ho fatto il massaggio cardiaco per dodici minuti mentre ero al telefono con il 118, ho cercato di salvarle la vita…”.
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