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Resterò per sempre precario: sì, no…forse! Lettera – Orizzonte Scuola Notizie

Inviato da Luigi Pietroniro – Come in matematica, così in politica, “ …anche invertendo l’ordine dei fattori, il prodotto non cambia”. Questo è quello che stiamo osservando, nonostante il susseguirsi di Ministri, sottosegretari di Stato, promesse, condanne multiple dalla U.E. ecc., l’istruzione italiana continua a scontrarsi con le vere esigenze e le varie realtà presenti sull’intero territorio nazionale.

Il sistema di reclutamento è diventato una vera e propria “Ruota della fortuna”, a partire dalla selezione per il TFA, il cui discriminante è la crocetta, tipo ex Totocalcio, però per fare cassa il sistema è utile visto che ogni anno sono in migliaia a provarci.
Concorso ordinario, spesso già fallato alla fonte, con dati e/o risposte errate. Poi ti aspetta la “ghigliottina” gestita dalla commissione, la cui competenza e/o preparazione non è data conoscerla, visto che per costituirla basta fare istanza, oppure essere gentilmente “pregati” dal Ministero a farne parte a zero costi.
In ogni caso non bisogna temere niente, vero è che tutto il procedimento è ben protetto dalla famosa clausola di salvaguardia “ ….ad insindacabile giudizio della commissione giudicatrice”.
Concorso straordinario, se sei fortunato puoi tentare questa strada, anche questa non esente da trappole e cavilli.
GPS, un vero è proprio trionfo del Made in Italy. Tutto basato su un “algoritmo”.
Si, avete capito bene! A prescindere se questo presenti o meno un “bug” nel sistema, sarai scelto o scartato da una intelligenza artificiale in base alle crocette che hai messo, oppure che sbadatamente hai omesso.
Il nostro paese è gestito da sistemi farraginosi, incomprensibili ed inaccettabili, che minano il nostro futuro.
Una cosa e’ certa, per fare il tappabuchi per anni, rendere servizio allo Stato e creare nel frattempo esperienze e simbiosi con i discendi sei momentaneamente “abile”, poi di colpo non lo sei più.
Auguro non solo ai miei figli, ma a tutti i figli d’Italia di essere seguiti nel loro percorso di crescita da persone vocate all’insegnamento, pronte a confrontarsi, a mettersi in gioco e non da persone pescate dal sistema di intelligenza artificiale.
Certo, non è semplice stabilire chi sia la persona giusta e quella meno giusta, non saremmo in più in democrazia, ma affidarci a sistemi di reclutamento che ricalcano quelli dei più diffusi giochi gestiti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze – Settore Monopoli di Stato, mi sembra semplicemente assurdo.
Allo Stato non interessa se hai una Laurea triennale in Architettura e relativa abilitazione alla libera professione, una Laurea Magistrale in Ingegneria Civile e relativa abilitazione alla libera professione, ulteriore abilitazione alla libera professione di geometra, tre corsi di perfezionamento post-laurea in materia di difficoltà di apprendimento in ambito scolastico, CLIL, C2, svariati attestati ECDL, EIPASS, CAD, pilota di drone ecc., 5 anni svolti come ITP di ruolo a tempo determinato, altri 5 anni svolti come ITP a tempo indeterminato con “riserva” e con anno di prova superato, poi tornato ad essere nuovamente ITP a tempo determinato perché così vuole la giustizia italiana.
Non importa se hai svolto per anni la funzione di coordinatore di classe, referente tutor per alternanza scuola lavoro, funzioni strumentali, aver svolto gratuitamente corsi per pilota di droni (APR) per avvicinare i ragazzi alla nuova topografia 3D.
Non importa se vuoi traferire le tue conoscenze avanzate nel campo topografico e delle costruzioni.
Infine, non importa se ti sei occupato di gestire per la scuola fondi PON, PNRR, fondi Regionali e quant’altro sia finanziabile per creare ambienti didattici innovativi.
Resterò precario? Sinceramente non lo so, di sicuro mi mancherà la relazione con i ragazzi, l’orgoglio di essere riconosciuto tra la gente dai miei ex studenti, di essere telefonato, di essere ancora un punto di riferimento per loro anche dopo aver intrapreso l’attività professionale oppure la carriera universitaria.
Di opportunità lavorative, oltre a quella della libera professione di Ingegnere, ne ho tante, per questo sto valutando di chiudere qui questa esperienza scolastica che mi ha dato comunque tantissime soddisfazioni. Orami non tollero più di essere trattato dallo Stato come un qualcosa da usare al bisogno per poi essere scacciato da un sistema che preferisce scegliere chi debba eseguire la scolarizzazione dei nostri ragazzi mediante sistemi informatici del tipo enalotto o a crocetta tipo totocalcio.
Il sistema italiano è spesso condannato dall’U.E., (as esempio contratti reiterati per oltre 36 mesi), ma questo non cambia le cose.
Per cercare di far valere i tuoi diritti, potresti tentare di intraprendere azioni legali, (il cui esito non è affatto scontato), ovviamente sottraendo risorse economiche alla famiglia che spesso già risultano limitate.
Ci si ritrova all’interno di un girone infernale del tipo “Dantesco”, puoi lamentarti quanto vuoi, puoi intentare azioni legali, ma è sempre opportuno rammentare che spesso la giustizia va a braccetto con la politica e se quest’ultima ha deciso di intraprendere una determinata strada ed ha tracciato determinate linee guida da seguire, le tue speranze sono ridotte al lumicino.
Preferisco risparmiare per dare da mangiare alla mia famiglia che sperperare risorse economiche verso un sistema di giustizia che non mi tutela.
Auguro a chi è riuscito a sedersi tra le poltrone più autorevoli d’Italia di essere illuminato dalla sapienza, affinchè riesca a capire ed agire in tempo per cercare di rimettere in sesto il settore dell’Istruzione, settore che in questi ultimi anni ha solo visto l’avvicendarsi di Ministri che hanno (ognuno la sua parte) messo mani al sistema creando solo danni.

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