Quest’anno dopo un’interruzione dovuta alla pandemia che ha colpito anche a queste latitudini il gruppo si è recato a Ingorè
Da ventitré anni il Rotary Club Parchi Alto Milanese è presente in Guinea Bissau, Africa sub sahariana, nelle Missioni delle Suore Adoratrici del Sangue di Cristo. Quest’anno dopo un’interruzione dovuta alla pandemia che ha colpito anche a queste latitudini il gruppo si è recato a Ingorè, la Missione più a nord del paese, dove per altro negli anni sono state eseguite numerose opere da parte dei soci del Rotary Club. Il gruppo quest’anno era costituito da Bruno Morlacchi, Ernestina Ricotta, Luca D’Ipolito, Roberta Casella, Sabrina Amodeo, Luigi Ghidoli, Michele e Giuseppe La Rocca. Di seguito il racconto del dott. Giuseppe La Rocca per questa nuova esperienza di volontariato.
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Piace ricordare che in Ingorè dall’anno duemila ad oggi, sono state realizzate dai soci del RC Parchi Alto Milanese un asilo e una scuola nel perimetro della Missione, la copertura della scuola statale nel paese, un ospedale, una micro azienda artigianale per il confezionamento degli anacardi, più numerose altre iniziative di sostegno alla popolazione di Ingorè.
Giuseppe La Rocca, che vi scrive, negli anni ha realizzato e attrezzato uno studio dentistico dove durante la permanenza in Missione esercita la professione del dentista cercando di risolvere quanti più casi possibile. Da alcuni anni fa parte del gruppo il figlio di Giuseppe, Michele che, affiancato da Sabrina e da Roberta, ha tenuto lezioni di igiene orale e ha distribuito più mille spazzolini e dentifrici ai bambini di Ingorè e dei villaggi vicini, anche quelli ubicati nella foresta.
La dottoressa Ricotta, già responsabile del servizio di neuro psichiatria dell’Ospedale di Legnano ha eseguito numerose visite che l’hanno portata a frequentare anche i nosocomi della capitale Bissau.
Luigi e Luca hanno tenuo corsi di tennis ad un gruppo di giovani selezionato fra i frequentatori delle scuole della Missione; sono certo che molti fra i lettori saranno stupiti per questo progetto, in un paese dove le esigenze e le necessità di assistenza sono ben altre, ma occorre considerare l’alto valore aggregativo e inclusivo che ha lo sport, infatti grazie a questa esperienza numerosi giovani si sono avvicinati alla Missione e quindi ad un ambiente sano e protetto.
Fondamentale è stato il ruolo di Bruno Morlacchi che da circa dieci anni ricopre il ruolo di Console della Guinea Bissau in Italia e grazie al suo incarico diplomatico tiene rapporti con le autorità Governative Guineensi e porta a termine numerose iniziative a sostegno della popolazione.
Ora, concludendo queste poche parole di racconto, anche quest’anno questo gruppo di rotariani ha offerto il proprio contributo di sostegno a questa povera gente, in un Paese che risulta essere fra i cinque più poveri del mondo e lo ha fatto con estrema gioia senza voler essere qualificati come missionari, ma con la speranza di donare un piccolo sorriso là dove si ritiene possa essere utile
Giuseppe La Rocca
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