Alla fine è diventato realtà, l’ETA arriva nel Regno Unito e costringe tutti, anche gli italiani, a pagare per viaggiare verso il Paese.
La novità era stata preannunciata da tempo ma forse molti pensavano che sarebbe decaduta, che ci sarebbero state proroghe almeno per l’aerea europea e invece no.
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La Gran Bretagna ha deciso e dopo la Brexit arriva un’altra stangata per i viaggiatori che intendono visitare questa zona d’Europa.
Per andare a Londra arriva una tassa
Di per sé l’idea di pagare per visitare un Paese non è strana o lontana dall’immaginario, per entrare negli Stati Uniti da anni esiste l’ESTA, un sistema con cui bisogna fare domanda, pagare una tassa e attendere che venga approvato il permesso ad entrare nel Paese.
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Adesso un modello molto simile con tanto di pagamento però servirà agli italiani anche quando vogliono visitare una città come Londra che si trova a poche ore di viaggio. Tutti i cittadini italiani ed europei che non risiedono in Gran Bretagna devono pagare, anche per un solo giorno di viaggio.
Questa è una svolta per il governo britannico che sta portando avanti con grande serietà l’allontanamento dal resto d’Europa. Quando vorrete viaggiare a Londra vi toccherà in primo luogo richiedere l’ETIAS ovvero l’Electronic Travel Authorisation e poi pagare la tassa. In pratica sarà un vero e proprio visto con limiti, possibilità di rifiuti, ecc.
Come richiedere il permesso
La domanda andrà compilata con tutti i dati, bisognerà farla per Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord. La fase iniziale che parte già ora coinvolgerà solo alcuni Paesi, per l’Europa toccherà a partire dal 2024. Sul sito ufficiale è disponibile il sistema, i documenti e le indicazioni. La domanda va fatta in anticipo, se approvata offre il permesso di ingresso per un massimo di sei mesi. Il sito è Etauk e sarà fondamentale avere un passaporto biometrico, indirizzo email, carta di debito o di credito e tutte le informazioni del viaggio quindi dove alloggerete, il volo ecc. L’approvazione richiede massimo 72 ore ma comunque meglio farla prima, con lo screening saranno valutati anche i precedenti penali.
Sicuramente non costerà quanto un visto ma comunque una spesa ulteriore, circa 10 euro. L’obiettivo è digitalizzare tutti i controlli entro il 2025. Sulla stessa scia a partire da novembre anche per entrare in Italia servirà compilare l’ETIAS che funziona esattamente allo stesso modo con tanto di pagamento, permesso e dati raccolti per tutta Europa, per i cittadini che provengono dagli altri Paesi extra EU.