Cala il sipario su un’ennesima lunghissima giornata di Serie A, la numero 25. Cominciata venerdì sera con la vittoria di misura della Lazio a Napoli e conclusasi con lo stesso punteggio ottenuto dal Torino in casa contro il Bologna.
Cosa ha detto questa giornata? Innanzitutto il sorprendente stop interno della capolista che non è riuscita ad avere la meglio sulla Lazio del grande ex Sarri. Una partita molto accorta per i biancocelesti che hanno portato a casa tre punti d’oro per la rincorsa alla zona Champions.
Sabato è stata la volta del Milan, decisamente sottotono contro un’ottima Fiorentina che ha meritato la vittoria. La squadra di Italiano sta vivendo un buon momento di forma e questa è un’ottima notizia soprattutto in prospettiva Conference League e Coppa Italia, i veri obiettivi della stagione.
Il Monza ha conquistato tre preziosissimi punti contro un Empoli scorbutico e mai domo. Infine, in serata, l’Atalanta non è andata oltre al pari interno contro l’Udinese. Periodo di involuzione della squadra di Gasperini che si allontana dalla zona Champions.
La domenica si è aperta con il più classico de “un punto per uno non fa male a nessuno” tra Verona e Spezia. Le due squadre, in lotta per il terzultimo posto, hanno badato più a non perdere che a vincere il match. Risultato: uno 0 a 0 con poche emozioni. Stessa cosa è accaduta a pochi chilometri di distanza, con la Sampdoria che ha dimostrato, ancora una volta, la sua endemica difficoltà a fare gol. Sorride la Salernitana di Sousa, che conquista un buon punto.
Nel tardo pomeriggio, l’Inter ha domato il Lecce con un gol per tempo, riprendendosi il secondo posto in classifica al termine di una prova poco più che sufficiente.
Infine, la Roma, nel posticipo domenicale, ha avuto la meglio su una sfortunata Juventus, che ha colpito tre pali ed è stata punita dal primo gol in campionato di Mancini. Gli uomini di Allegri dicono definitivamente addio anche all’ultima fiammella di speranza Champions.
Lunedì pomeriggio la Cremonese ha rimontato due gol al Sassuolo, salvo cadere nel recupero su una prodezza di Bajrami, servito da un sontuoso Laurienté. Poi, in serata, il Torino di Juric ha imposto la sua praticità all’ex compagno Thiago Motta, alla guida di un Bologna forse pago dopo lo straordinario successo contro l’Inter di settimana scorsa.
