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Sesto/Quale futuro per i medici di base? A tu per tu con il dottor Giuseppe Minutolo | Sesto Notizie

E’ salito alla ribalta delle cronache locali e nazionali dopo che i giornali si sono interessati a lui per come svolge l’attività di medico di Medicina Generale. Il dottor Giuseppe Minutolo, 56 anni, cardiochirurgo, laureato in Medicina e Chirurgia, direttore del Centro Cuore e ufficiale medico della riserva selezionata Marina Militare (ultimo incarico come chirurgo di bordo del Vespucci), impegnato negli ambulatori dei quartieri Rondinella (viale Gramsci 463) e Cascina Gatti (via Fratelli di Dio 89) a Sesto San Giovanni, nei mesi scorsi ha salvato la vita a due suoi pazienti che presentavano gravi disturbi cardiaci. E lo ha potuto fare esercitando la professione medica “alla vecchia maniera”, ovvero visitando accuratamente le due persone in questione e approfondendo i loro casi con specifici controlli. Ma non chiamatelo “eroe”. “Non ho fatto nulla di eccezionale – dichiara il dottor Giuseppe Minutolo che incontriamo nell’ambulatorio in zona Rondinella – ma solo il mio dovere di medico di Medicina Generale”. Incarico che, dopo una lunga esperienza in ospedale, ha accettato di assumere in piena emergenza pandemica.

Il dottor Giuseppe Minutolo

Dottore, quanto è importante che il medico di base – come si diceva una volta – guardi negli occhi il paziente?
“E’ importantissimo, soprattutto nei confronti di nuovi pazienti. Non solo guardandoli negli occhi ma visitandoli in maniera attenta, scrupolosa e approfondita. Il corpo umano ha delle caratteristiche precise. Esistono indicatori che dicono moltissimo sullo stato di salute di un paziente e che potrebbero evitare inutili esami e, quindi, intasare il sistema sanitario. Oppure, al contrario, rendere fondamentale un ulteriore e rapido controllo. Non bisogna lasciare da soli i pazienti, come purtroppo avviene da tempo, ma bisogna assisterli ogni giorno”.

Mai come adesso, soprattutto dopo la pandemia del Covid, si è riscoperta l’importanza del medico di base.
“Quello del medico di base, in particolare in una Regione come la Lombardia, è un argomento che va affrontato con attenzione per trovare le giuste soluzioni. Le case di comunità, a mio modesto parere, non risolvono il problema ma, anzi, rischiano di aggravarlo creando maggiore confusione organizzativa”.

Come svolge la sua professione e quante ore al giorno dedica al lavoro in ambulatorio e alle visite dei pazienti?
“Per quanto mi riguarda, sono impegnato anche 12-13 ore al giorno. Non solo per la presenza in ambulatorio e la visita ai pazienti, ma anche per sbrigare tutte le pratiche burocratiche imposte dall’attuale sistema sanitario”.

Quali sono le richieste da fare al prossimo assessore alla Sanità di Regione Lombardia?
“Sicuramente in una città come Sesto San Giovanni, che conta oltre 80mila abitanti, serve dedicare maggiore attenzione ai medici di Medicina Generale che svolgono un ruolo importante sul territorio e di grande utilità per la cittadinanza”.

Nel concreto, che tipo di attenzioni?
“Spesso gli studi dei medici non sono muniti in maniera adeguata. Con le dovute accortezze, bisognerebbe fornire a tutti i mezzi e le strumentazioni necessarie per svolgere al meglio questo delicato lavoro”.

di Diego Mandarà

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