L’amaro commento del presidente legnanese, che ha deciso di restare a casa, “per motivi di ordine pubblico, a seguito di minacce vere e serie”
“Minacce vere e serie”. Questa la ragione per la quale Marco Tajana, presidente del Legnano Basket, dopo 19 anni di presidenza, ha dovuto rinunciare a seguire la squadra in trasferta. La comunicazione oggi, il giorno dopo la sconfitta che frena la corsa dei biancorossi al quarto posto
Tajana già nel passato campionato, a Livorno, lato Pielle, era stato fatto oggetto di attenzioni poco simpatiche. La gara d’andata, al PalaBorsani, aveva acceso ancor più gli animi della tifoseria toscana, e così sabato scorso pronto ad accompagnare i Knights ha deciso di restare a Legnano “per motivi di ordine pubblico, a seguito di minacce vere e serie”.
«Prestazione insufficiente da parte di tutta la squadra e ora dopo tre sconfitte consecutive serve reagire per gestire al meglio le ultime 7 partite prima dei play -off che saranno il momento della verità», il commento sulla partita, ignorando, quasi volutamente, per non agitare ancor più l’ambiente, il grave, pericoloso, offensivo episodio mediatico ai danni di Tommaso Marino, che ha trovato solo solidarietà e approvazione per il comportamento signorile tenuto nell’occasione.
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