Tre di troppo è il film appena uscito nelle sale cinematografiche, diretto da Fabio de Luigi con Fabio de Luigi e Virginia Raffaele. Distribuito dalla Warner Bros. Pellicola comica, particolarmente ricercata e frizzante, strappa molti sorrisi durante tutta la durata del film. Una nuova versione “del come sarebbe andata se” che ci ricorda un po’ The family man, ma molto più leggera e divertente. Il film commedia risulta esilarante e fra una risata e l’altra ci dimostra che esser genitori non è mai facile. Ci fa rinunciare al nostro sano egoismo con gioia per occuparci degli atri. Di seguito la nostra recensione del film che ha fatto il tutto esaurito al botteghino nel periodo di Natale.
Tre di troppo la recensione del film che ci presenta una coppia perfetta
Marco e Giulia sono la coppia di fidanzati senza figli per eccellenza, ben contenti di esserlo. Marco è un uomo di bell’aspetto, ben vestito, attento al fisico e al suo look invidiabile. È un barbiere che ha una piccola attività, dove però all’interno non taglia i capelli ai bambini. La decisione è categorica. Giulia, fidanzata di Marco, è una donna sempre alla moda che lavora alla Rinascente, dove è capo-area dei brand di lusso. Scarpe e borse di sole grandi firme. Indossa sempre tacchi alti, gonne corte e sembra sempre uscita dal parrucchiere.
I due vivono insieme e la sera si riservano sempre del tempo per loro per divertirsi e andare a ballare in un locale di musiche latino americane. La vita della coppia senza figli è per loro un must. Si trovano d’accordo sulla decisione di non avere mai figli e disprezzano anche un po’ i loro amici, che nel frattempo hanno formato famiglia. Li chiamano “la versione anormale di quelli normali”. Da quando hanno avuti figli sono trascurati, scialbi e sempre isterici a correr dietro ai bambini. Questo crea non poche problematiche nel rapporto con i loro amici di sempre, tutti ovviamente con bambini piccoli.
Una festa di compleanno non riuscita e la maledizione
Il film si apre con un pranzo a casa di Anna, storica amica dei due, incinta e molto vicina al momento del parto. Anna deve organizzare la festa di compleanno della sua prima figlia di circa 10 anni, ma improvvisamente deve recarsi in ospedale per partorire. Della festa di compleanno decidono di occuparsene Marco e Giulia. Sarà un disastro. Fra la torta di compleanno sbagliata, il ricevimento in regalo di un cane rabbioso e i regali che andranno a fuoco, solo Marco e Giulia ne usciranno divertiti. I genitori invitati alla festa saranno furibondi e i bambini disperati. Anna non riesce a perdonare la coppia di amici e in un momento di rabbia gli lancia una maledizione dicendole “Se c’è una giustizia, arriverà un giorno in cui voi vi sveglierete e avrete dei figli!”.
Marco, Giulia e un brusco risveglio
La coppia ci riderà sopra e la sera stessa andrà a ballare come di consuetudine. Vanno così a dormire beati e sereni. Nella notte però avverrà una magia e i due avranno un brusco risveglio. Marco si sveglia con i capelli più corti, la barba rasa e soprattutto qualche chilo in più. Giulia, appena alzata, si renderà conto di non avere più la folta chioma lunga e sempre perfetta di sempre. Si ritrova con i capelli tutti arruffati, senza smalto e soprattutto senza tacchi! Infatti nel suo armadio trova solo abiti comodi, tute e scarpe basse. La casa è trasformata, piena di giochi, trascurata e in disordine. I due dapprima penseranno ad uno scherzo ben progettato da parte dei loro amici. Se non fosse che nell’altra camera da letto la coppia trova inaspettatamente tre bambini appena svegli, di rispettivamente dieci, nove e sei anni. I bambini dicono di essere i loro figli.
I due in preda alla disperazione, e sempre convinti che il tutto sia uno scherzo, si recano dai loro amici per riconsegnare i bambini. Anche qui avranno una brutta sorpresa. I loro amici, compresa Anna, sono all’oscuro di ciò che è accaduto e soprattutto, in questo universo parallelo, saranno loro a non aver mai avuto figli. La coppia non sa più che pensare, non le rimane altro che accompagnare i bambini a scuola. Si ritrovano a vagare per la città pensando come risolvere il problema. Decideranno così di recarsi al lavoro ma anche qui tutto è cambiato. Giulia scopre di essere capo-area del reparto bambini e Marco capirà ben presto che il suo negozio da barbiere taglia capelli praticamente solo a genitori e figli. Ai due malcapitati non rimarrà altro che adeguarsi alla nuova vita genitoriale. Esattamente quello che non avrebbero mai voluto.
Forse la famiglia ci piace
Giulia, col passare del tempo però, sente crescere in sé uno strano istinto di protezione nei confronti dei bambini. Si preoccuperà quando non staranno bene e arriverà addirittura a mettersi a cucire per un’intera notte solo per realizzare loro il costume per una recita scolastica. Marco, da parte sua, viene a sapere di essere l’allenatore della squadra di calcio del figlio. Cercherà perciò di destreggiarsi nell’impresa come meglio può. Stanchi, stressati e al limite della disperazione arrivano persino a pensare di farsi togliere i figli dalle autorità competenti per tornare alla normalità. Non ci riusciranno perché in realtà, anche accompagnati da mille difficoltà, sentiranno quei bambini come i loro.
Nel momento stesso in cui saranno consci di essersi affezionati a questa nuova vita e alla loro nuova famiglia allargata, si risvegliano un mattino nella loro vita precedente così perfetta e luccicante. Come proseguirà la loro vita, se torneranno alle abitudini di una volta o cercheranno di creare una nuova famiglia lo scoprirete al cinema, guardando questa esilarante commedia.
Il duo De Luigi-Raffaele è una bomba
Il film ha lo scopo di farci riflettere sul fatto che non tutte le nostre convinzioni personali sono esatte e che possiamo arrivare a fare cose che non credevamo nelle nostre corde. Il duo De Luigi-Raffaele è una bomba. De Luigi ci propone una nuova versione di sè presentandoci il Marco che pensa solo a se stesso, con le sue ferree convinzioni e con un look sempre alla moda, per passare subito dopo a vestire i panni un uomo trascurato, insicuro e in preda al panico.
La vera sorpresa del film però è l’interpretazione senza sbavature di Virginia Raffaele che entra in campo e gioca come la nazionale del 2006. Ci fa apprezzare la trasformazione che avviene in una donna che diventa madre. Se la prima versione di Giulia pensa solo alla carriera e al divertimento, la seconda ci presenta una madre attenta e protettiva nei confronti dei suoi figli. Un finale inaspettato per un film adatto a tutti grandi e piccini.
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