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Unione Consumatori sui saldi:

Una buona notizia. Calano, rispetto allo scorso anno, gli sconti farlocchi, gonfiati a dismisura. Sembrano, infatti, spariti dalle vetrine gli annunci di ribassi del 70% che lo scorso anno campeggiavano su tante, troppe, vetrine. Purtroppo, non sono del tutto sparite, però, le fake news. Fioccano ancora le segnalazioni di ribassi esagerati, del 50%, difficili da applicare, salvo per prodotti dell’alta moda o per fondi di magazzino, che in realtà non potrebbero essere messi in vendita.

“Invitiamo il consumatore a non farsi incantare da percentuali di sconto improbabili e di guardare sempre al prezzo effettivo da pagare. L’Istat attesta in modo incontrovertibile che in media gli sconti hanno raramente superato il 25%. Certo è una media, che non esclude che alcuni possano salire al 30 o al 40%, ma è evidente che, per quanto ridotta rispetto al passato, l’abitudine di ritoccare il prezzo vecchio, per alzare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all’acquisto, non è ancora morta, anche se l’annuncio del recepimento della nuova direttiva europea in materia ha attenuato il fenomeno” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

E’ confermato, comunque, lo studio dell’Unc, secondo il quale quest’anno gli sconti sono superiori rispetto a quelli praticati nel 2022, con l’Abbigliamento (Indumenti + Accessori) che segna un abbassamento medio dei prezzi del 23%, gli Indumenti una riduzione del 24% e le Calzature un ribasso del 21%.

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