Un ritocco al voto della laurea per ottenere più agevolmente una supplenza, risalendo di ben 30 posizioni in graduatoria: così è finito a processo per falso – scrive l’Ansa – un docente di una scuola di Ravenna.
In Tribunale come testimone l’allora dirigente scolastico avrebbe riferito di aver scoperto la differenza tra il voto di laurea dichiarato, ovvero 103, e quello effettivo e cioè 83, all’Università Federico II di Napoli, controllando le autocertificazioni attestate dall’imputato per l’inserimento nelle graduatorie scolastiche tra l’agosto e l’ottobre 2020.
L’imputato avrebbe però spiegato di non essere mai stato bravo nelle procedure informatiche tramite le quali si doveva presentare domanda e di avere per questo chiesto di farlo a un collega. Il collega aveva riferito di essersi effettivamente confuso, mentre l’imputato era stato licenziato.
La sentenza è attesa a settembre.