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20 mostre d’arte da non perdere nel 2023 in Italia

20 mostre d’arte da non perdere nel 2023 in Italia

Per le mostre d’arte, il 2023 sarà un anno all’insegna della Pop Art, complice il centenario dell’indimenticabile Roy Lichtenstein, ma sarà pure l’occasione per tornare a riflettere sul ruolo dell’artista, sulle contraddizioni del presente e sul potere trasformativo dell’arte, con grandi talenti del contemporaneo. È quello che accadrà a Torino con la creatività di JR, a Bergamo con Kusama, a Bologna con Jago, Banksy, TvBoy e a Milano con le opere spettacolari di Leandro Elrich. Ma non solo. Ci sarà spazio anche per i grandi Maestri della fotografia che hanno segnato la storia (Helmut Newton) e per gli artisti e i movimenti di culto, quelli come Marcel Duchamp, “filosofo” dadaista sul filo dell’inatteso, nonché padre dell’arte contemporanea, e i futuristi. Senza dimenticare le incursioni orientali a Torino e i capolavori di Masaccio, Perugino e Van Gogh. Il 2023 ci svelerà forse come riscoprire la meraviglia nella sua declinazione più autentica, estetica e filosofica; per tornare nei musei (e non solo) con rinnovato ottimismo, consapevoli del fatto che l’esercizio del pensiero è il nostro alleato più prezioso. 

Mr & Mrs Clark

Fondazione Sozzani, Milano

Dal 16 gennaio al 10 aprile 2023

Celia Birtwell, Candy Flowers Girls, 1969 ca. © Celia Birtwell.

Prima mostra in Italia dedicata a Ossie Clark e Celia Birtwell. “Mr & Mrs Clark” racconta il percorso dei due creativi ed esplora la genialità del disegno di Celia, che sviluppava le stampe ispirate alla natura e alle avanguardie artistiche, e del talento di Ossie che con la sua maestria nei tagli e nella modellistica dava vita ad abiti sensuali e femminili. La loro unione, anche nella vita privata, è stata immortalata da David Hockney nel celebre dipinto Mr and Mrs Clark and Percy, (1970-71), opera che rappresenta non solo un ritratto di due stilisti, ma anche un manifesto di una nuova classe creativa tra arte e moda. 

Ettore Sottsass. La parola

Triennale Milano

Dal 20 gennaio al 2 aprile 2023

Dopo le mostre “Struttura e colore” e “Il calcolo”, il terzo progetto espositivo dedicato a Ettore Sottsass si concentra sull’uso, vario, costante e molteplice della Parola che caratterizza la produzione dell’architetto e designer. L’intento è quello di proporre un’antologia visiva e letteraria in grado di rappresentare l’essenza dell’originale vena narrativa di Sottsass, architetto, fotografo e designer italiano già Compasso d’oro nel 1969, 1979 e 1989. La mostra propone una selezione di disegni, oggetti, scritti e opere inedite.

JR

Gallerie d’Italia, Torino

Dal 1 al 28 febbraio 2023

JR, Inside Out Project.

Prima personale italiana di JR, artista francese famoso per i suoi progetti che uniscono fotografia e street-art dal grande impatto visivo. Per le Gallerie d’Italia-Torino di Intesa Sanpaolo ha messo a punto un progetto che unirà creatività e dimensione urbana, centro e periferie rispondendo all’obiettivo di usare l’arte come esperienza di trasformazione del mondo. Combinando diversi linguaggi espressivi JR porterà nella mostra, curata da Arturo Galansino, il suo tocco per raccontare la realtà e stimolare riflessioni sulle fragilità sociali. Alcuni suoi lavori italiani hanno coinvolto la facciata di Palazzo Strozzi (La ferita) nonché Palazzo Farnese a Roma.

Yuri Ancarani. Atlantide 2017-2023

MAMBO Bologna

Dal 2 febbraio al 7 maggio 2023

Yuri Ancarani, Atlantide, 2021, Courtesy the artist;  ZERO… Milan;  Isabella Bortolozzi Galerie, Berlin; Dugong Films, Rome.

Il progetto di Ancarani, artista visivo e regista, si annuncia come un’“esplosione” del film Atlantide, presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2021 e poi in altri festival internazionali. Una riflessione sull’attuale climate crisis (e non solo), certo; ma anche un viaggio nel processo di ricerca di materiali prodotti nell’arco di circa 6 anni, prima, durante e dopo la realizzazione del film, sui quali l’artista ha operato una selezione, dando loro nuova sintesi formale. In un’atmosfera immersiva si svolge una narrazione parallela che va oltre il lungometraggio, complice una serie di contenuti inediti prodotti adhoc per la mostra. All’artista sarà dedicata anche una mostra antologica al PAC di Milano dal 28 marzo all’11 giugno 2023.

Salto nel vuoto. Arte al di là della materia

GAMeC, Bergamo

Dal 3 febbraio al 28 maggio 2023 

Pablo Picasso, La bouteille de Bass, 1912-1914, Museo del Novecento, Milano, SIAE.

Terzo (e ultimo) capitolo del progetto dedicato all’indagine sulla materia nell’arte del XX e del XXI secolo. La mostra, a cura di Lorenzo Giusti e Domenico Quaranta, espone i lavori di alcuni grandi protagonisti e protagoniste della storia dell’arte del XX secolo in tre le sezioni tematiche: Vuoto, Flusso e Simulazione. Da vedere, fra gli altri, i lavori di Josef Albers, Dadamaino, Yayoi Kusama, Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Sol LeWitt, Pablo Picasso, Gruppo T, Gruppo N, Enzo Mari, Bruno Munari, Fluxus, René Magritte, MSHR, Katja Novitskova, Seth Price, Jon Rafman, Rachel Rossin, Manuel Rossner, Jeffrey Shaw, Timur Si-Qin e Ai Weiwei. 

Roy Lichtenstein. Variazioni Pop

Palazzo Tarasconi, Parma

Dall’11 febbraio al 18 giugno 2023 

Roy Lichtenstein, Reverie, 1965.

Nel centenario della nascita di Roy Lichtenstein (New York, 1923) Parma gli rende omaggio con una grande retrospettiva, curata da Gianni Mercurio, con più di 50 opere (edizioni e serigrafie, sperimentazioni su metallo, tessuti e plastica oltre a fotografie e video) provenienti da prestigiose collezioni europee e americane. Si ripercorre l’intera carriera artistica del grande maestro della Pop Art a partire dagli ’60, in cui ritroviamo i suoi temi e generi – dai fumetti alla pubblicità -, la natura morta, il paesaggio, le incursioni nell’astrazione e nelle forme dei grandi maestri, gli interni bidimensionali, fino alla serie dei nudi femminili. La rassegna apre la stagione che il polo espositivo emiliano dedicherà all’America e alla Pop Art: il tributo prosegue a settembre 2023 con una retrospettiva di Keith Haring.

Werner Bischof. Unseen colour

MASI, Lugano

Dal 12 febbraio al 2 luglio 2023

Werner Bischof, Model with rose, Zürich, Switzerland, 1939 © Werner Bischof Estate / Magnum Photos.

Circa 100 stampe digitali a colori da negativi originali del 1939 e degli anni Cinquanta: un’occasione per esplorare per la prima volta tutte le immagini a colori del fotografo svizzero. Bischof (Zurigo, 1916-Trujillo, Perù, 1954) è tra i Maestri del reportage e della fotografia del XX secolo. A cura di Ludovica Introini e Francesca Bernasconi, il percorso espositivo è un viaggio nei mondi che l’artista della Magnum Photos ha visitato (e vissuto) nel corso della sua carriera. Dalle foto a colori scattate con una Rolleiflex, con i suoi caratteristici negativi quadrati, e con una Leica, fino a un gruppo di opere scattate con una Devin Tri-Color Camera, che offre una qualità cromatica e una definizione straordinariamente elevate. Sarà questa la prima occasione per ammirare le immagini scattate con questa fotocamera.

Masaccio. La crocifissione

Museo Diocesano di Milano

Dal 22 febbraio al 7 maggio 2023 

Masaccio, Crocifissione, 1426.

L’istituzione milanese ospita uno dei capolavori di Masaccio (1401-1428). La Crocifissione, custodita dal Museo di Capodimonte a Napoli, è una tavola che fungeva da cuspide del polittico realizzato nel 1426 su commissione del notaio ser Giuliano di Colino degli Scarsi da San Giusto per la sua cappella nella chiesa di Santa Maria del Carmine a Pisa. In uno spazio definito dal prezioso sfondo oro, la tavola raffigura la Madonna, san Giovanni Battista e la Maddalena che piangono il Cristo Crocifisso. Masaccio interpreta il dramma raffigurando un dolore profondamente umano. Le figure, modellate con forti contrasti di luce e ombra, si collocano in uno spazio vero nonostante lo sfondo dorato, teatro di un evento drammatico che avviene davanti agli occhi degli spettatori.

Utamaro, Hokusai, Hiroshige. Geishe, Samurai e i miti del Giappone

Società Promotrice delle Belle Arti, Torino 

Dal 23 febbraio al 25 giugno 2023

Hokusai, The great wave of Kanagawa, 1831.

L’universo creativo nipponico in un percorso tematico suddiviso in 9 sezioni, con oltre 300 capolavori e alcune opere mai presentate in Italia, tra cui stampe, armature di samurai, katane, kimono, kakemono, provenienti dalle collezioni del MUSEC di Lugano, dal Museo Arti Orientali di Venezia, dal MAO di Torino, dal Civico Museo d’Arte Orientale di Trieste, dalla Fondation Baur Musée des Arts d’Extrême-Orient di Ginevra e da importanti collezioni private. In mostra i grandi capolavori dei maestri dell’Ukiyo-e, tra i quali Hokusai, Hiroshige, Utamaro, Kuniyoshi, Yoshitoshi, Sharaku.

Renoir e l’Italia

Palazzo Roverella, Rovigo

Dal 25 Febbraio al 25 Giugno 2023

Pierre Auguste Renoir, Studio per Le Moulin de la Galette, 1875-1876, Charlottenlund, Ordrupgaard.

Nel 1881 Renoir intraprende un viaggio in Italia: un grand tour che ha inizio a Venezia, dove l’artista è colpito da Carpaccio e Tiepolo (mentre già conosceva bene Tiziano, Veronese, ammirati e studiati al Louvre); e che prosegue per brevi tappe a Padova e a Firenze; per trovare una meta fondamentale a Roma. Qui l’artista è travolto dalla forza della luce mediterranea e sviluppa un’ammirazione per i maestri rinascimentali, in primis per Raffaello, di cui apprezza, per la loro mirabile “semplicità e grandezza”, gli affreschi della Villa Farnesina. “Renoir e l’Italia”, curata da Paolo Bolpagni, ripercorre quel viaggio italiano di Renoir e ne indaga le rivoluzionarie conseguenze.

Reaching for the Stars. Da Maurizio Cattelan a Lynette Yiadom-Boakye

Palazzo Strozzi, Firenze

Dal 4 marzo al 18 giugno 2023 

Lynette Yiadom-Boakye, Switcher, 2013, Collezione Sandretto Re Rebaudengo.

In mostra le opere dei più importanti artisti contemporanei internazionali, con nomi del calibro di Maurizio Cattelan, Sarah Lucas, Damien Hirst, Lara Favaretto, Cindy Sherman, William Kentridge, Berlinde De Bruyckere, Josh Kline, Lynette Yiadom-Boakye, Rudolf Stingel, celebrando a Firenze i 30 anni della Collezione Sandretto Re Rebaudengo, tra le più rinomate collezioni italiane di contemporaneo. Tra pittura, scultura, installazione, fotografia, video e performance, il progetto esalterà il dialogo tra Palazzo Strozzi e l’arte contemporanea, proponendo in un percorso alla scoperta dei grandi protagonisti dell’arte internazionale degli ultimi anni, insieme a uno sguardo alle più giovani generazioni.

Il meglio maestro d’Italia. Perugino nel suo tempo

Galleria Nazionale dell’Umbria, Perugia

Dal 4 marzo all’11 giugno 2023

Perugino, La consegna delle chiavi, 1481-1482.

Oltre 70 opere, solo dipinti del Vannucci antecedenti al 1504, anno in cui lavora a tre commissioni che segnano l’apice della sua carriera: la Crocifissione della Cappella Chigi in Sant’Agostino a Siena, la Lotta fra Amore e Castità già a Mantova, ora al Louvre di Parigi, e soprattutto lo Sposalizio della Vergine per la cappella del Santo Anello del Duomo di Perugia, oggi nel Musée des Beaux-Arts di Caen (Francia). La mostra ripercorre il percorso artistico del Perugino: dalle prime collaborazioni nella bottega di Andrea del Verrocchio alle capitali imprese fiorentine che fecero la sua fortuna; dagli straordinari ritratti alle monumentali pale d’altare, quali il Trittico Galitzin, ora alla National Gallery di Washington, e il Polittico della Certosa di Pavia, per gran parte alla National Gallery di Londra ed eccezionalmente ricomposto per l’occasione.

Chronorama. Tesori fotografici del 20° secolo

Palazzo Grassi, Venezia

Dal 12 marzo 2023 al 7 gennaio 2024

Suzy Parker, Snapshot of her famous sister, Dorian Leigh, 1954, Vogue © Condé Nast.

Prima mondiale dedicata ai capolavori provenienti dagli archivi di Condé Nast, in parte recentemente acquisiti dalla Pinault Collection. Percorrendo il secolo dagli anni Dieci fino agli albori degli anni Ottanta, questa rassegna propone le opere di oltre 150 artisti internazionali come Edward Steichen, Berenice Abbott, Cecil Beaton, Lee Miller, André Kertész, Horst P. Horst, Diane Arbus, Irving Penn, Helmut Newton, tra i fotografi; Eduardo Garcia Benito, Helen Dryden e George Wolfe Plank, tra gli illustratori. Tra i più grandi talenti del loro tempo, questi creativi hanno definito l’estetica fotografica e artistica dell’epoca attraverso la pubblicazione del proprio lavoro sulle riviste Condé Nast (Vogue, Vanity Fair, House & Garden, Glamour, GQ…).

Futuristi. Una generazione all’avanguardia

Palazzo delle Paure, Lecco

Dal 18 marzo al 18 giugno 2023

Tulio Crali, Passione tra le nuvole, 1936, Collezione privata.

Da Giacomo Balla a Luigi Russolo, da Gino Severini a Enrico Prampolini, da Filippo Tommaso Marinetti ad Antonio Sant’Elia, da Fortunato Depero a Tullio Crali, e molti altri ancora. La rassegna racconta il Futurismo nelle sue svariate generazioni e declinazioni e i suoi rapporti con la scena Europea e con la società italiana del tempo, a confronto con altre espressioni artistiche d’avanguardia dei primi tre decenni del secolo breve. Non solo opere su tela e non solo grandi nomi, dunque, in una panoramica coinvolgente sugli esiti noti e meno noti del movimento: dai dinamismi di Balla ai raid aerei di Crali, dagli Intonarumori di Russolo alla bottiglietta del Campari di Depero.

Palazzo Bonaparte, Roma

Fino al 26 marzo 2023

Vincent Van Gogh, Donne nella neve che trasportano sacchi di carbone, L’Aia, novembre 1882 © Kröller-Müller Museum, Otterlo, The Netherlands.

© Photography Rik Klein Gotink,Harderwijk

Attraverso le sue opere più celebri, tra le quali il suo famosissimo Autoritratto (1887) il viaggio creativo dell’artista più conosciuto al mondo. Attraverso 50 lavori provenienti dal Museo Kröller Müller di Otterlo – che custodisce uno dei più grandi patrimoni delle opere di Van Gogh – e molte testimonianze biografiche, la mostra ricostruisce la vicenda umana e artistica del pittore olandese. Un percorso espositivo dal filo conduttore cronologico e che fa riferimento ai periodi e ai luoghi dove il pittore visse: da quello olandese, al soggiorno parigino, a quello ad Arles, fino a St. Remy e Auvers-Sur-Oise, dove mise fine alla sua vita.

L’eredità di Helmut Newton 

Palazzo Reale, Milano

Dal 24 marzo al 25 giugno 2023

Helmut Newton, Andy Warhol, Vogue Uomo Paris 1974, © Helmut Newton Estate.

Milano festeggia il centenario della nascita di Helmut Newton, il fotografo più pubblicato e discusso di tutti i tempi, il cui lavoro rimane ancor oggi una fonte di ispirazione per le giovani generazioni di fotografi. Questa retrospettiva, realizzata con la collaborazione scientifica della Helmut Newton Foundation e curata da Matthias Harder e Denis Curti, ripercorre in modo trasversale i generi principali da lui affrontati attraverso 300 fotografie, oltre a riviste, documenti e video.

Leandro Erlich

Palazzo Reale, Milano

Da aprile a settembre 2023

Leandro Erlich, Mixed media installation, courtesy The artist.

Quasi un milione di visitatori a Tokyo, 500mila a Buenos Aires. Lui è l’argentino Leandro Erlich e quest’anno le sue opere spettacolari arrivano in Italia per la sua prima grande mostra in Europa. I lavori di Erlich rappresentano una novità nel mondo dell’arte perché coniugano creatività, visione, emozione e divertimento, elementi che ne hanno decretato il successo internazionale. Come per le immaginifiche opere architettoniche sospese; o le famosissime Batiment (il Palazzo), in cui le persone simulano l’arrampicata su un grande edificio; o ancora Swimming Pool (la Piscina), dove le persone hanno la sensazione di muoversi sottacqua.

Jago, Banksy, TvBoy e altre storie controcorrente

Palazzo Albergati, Bologna

Fino al 7 maggio 2023

Bansky, Girl with Red Baloon (particolare).

Le opere più provocatorie, anticonformiste e rivoluzionarie del nostro tempo in un percorso che ruota attorno ai tre artisti più discussi ed amati degli ultimi anni. Attraverso 60 capolavori, la mostra racconta alcune delle storie più estreme e trasgressive della public art italiana e internazionale, attraverso il dialogo tra il misterioso artista inglese e i più influenti artisti italiani del momento. “Jago, Banksy, TvBoy e altre storie controcorrente” si presenta, appunto, come una tripla monografica che mostra le opere più significative di ognuno di loro: dalla Girl with Baloon a Bomb Love di Banksy; Apparato circolatorio e Memoria di sé di Jago; la serie dei baci e quella degli eroi di TvBoy. 

Marcel Duchamp e la seduzione della copia

Peggy Guggenheim Collection, Venezia

Dal 14 ottobre al 25 marzo 2024

Marcel Duchamp, Scatola in una valigia (Boîte-en-Valise), 1935-1941. Collezione Peggy Guggenheim, Venezia (Fondazione Solomon R. Guggenheim, New York) © Association Marcel Duchamp, by SIAE 2022. Photo Matteo De Fina.

Chi meglio del padre dell’arte contemporanea ha messo in discussione la gerarchia tradizionale tra originale e copia? Replicando il suo lavoro in diversi media con dimensioni variabili e in edizioni limitate, Marcel Duchamp ha ridefinito – radicalmente – ciò che costituisce un’opera d’arte e, per estensione, l’identità stessa dell’artista. Il fulcro della mostra è rappresentato dalla famosissima Boite envalise (Scatola in valigia) del 1935-1941, oggi in Collezione Peggy Guggenheim, un museo portatile contenente 69 repliche e riproduzioni in miniatura dell’opera di Duchamp, che la mecenate americana acquistò dall’artista nel 1941. L’esposizione, curata da Paul B. Franklin, propone importanti prestiti da prestigiosi musei italiani e americani nonché da diverse collezioni private, tra cui 30 opere provenienti da un’importante collezione privata veneziana.

Yayoi Kusama. Fireflies on the Water

Palazzo della Ragione, Bergamo

Dal 9 novembre 2023 al 7 gennaio 2024

Yayoi Kusama, Fireflies on the Water, courtesy Whitney Museum of American Art.

Nell’anno che vede Bergamo e Brescia affiancate nel ruolo di Capitale italiana della Cultura, Yayoi Kusama (Matsumoto, Giappone, 1929), l’artista più popolare al mondo, porta nel cuore della città orobica una delle sue “Infinity room” più iconiche, proveniente dalla collezione del Whitney Museum of American Art di New York. Fireflies on the Water è un’installazione grande quanto una stanza pensata per essere vista in solitudine, una persona alla volta. Si compone di una piccola sala buia fiancheggiata da specchi su tutti i lati; una pozza d’acqua al centro dello spazio in cui sporge una piattaforma di osservazione simile a un bacino; e 150 piccole luci appese al soffitto.

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