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Convivere con un partner disordinato: 7 trucchi per coltivare il vostro spazio personale (e mantenere la pace coniugale)

Convivere con un partner disordinato, vi spieghiamo come dividersi i compiti senza creare conflitti. È il vostro primo weekend romantico in un bellissimo hotel in campagna, e il secondo giorno scatta il primo campanello d’allarme: i vestiti dalla valigia sono sparsi sul letto, tutti stropicciati, e lo spazzolino elettrico è troppo sporco: è questo che mi aspetta? state forse pensando. Le cose non migliorano nei primi giorni di convivenza e, quando ve ne rendete conto, scoprite di essere diventati una figura genitoriale, che sgrida il figlio perché non lava i piatti o fa la lavatrice. Di fronte a questa situazione, vi spieghiamo come convivere con un partner disordinato.

1. Applicate la legge dello specchio

No, non si tratta di un tutorial su come pulire le finestre, ma della legge metaforica dello specchio, che afferma che il nostro mondo esterno agisce come uno specchio per riflettere tutte le nostre luci e ombre. Vi chiederete cosa c’entri tutto questo con un partner disordinato. Semplice: siamo forse troppo esigenti con noi stessi? Perché a volte chiediamo agli altri qualcosa che non solo non riescono a darci – e fin qui va bene – ma forse le nostre richieste riflettono in parte la nostra indole, ad esempio il fatto che chiediamo troppo a noi stessi e quindi anche agli altri. Alla luce di questo, valutate se non siete voi ad essere troppo ossessionati dalla pulizia.

2. Dividetevi i compiti in modo democratico

L’ordine e la pulizia sono soggetti a negoziazioni di vario tipo, e poi ognuno ha le proprie preferenze. Il vostro partner, ad esempio, potrebbe essere più disponibile a riordinare la camera da letto perché lavora da casa, oppure potrebbe avere una particolare predilezione per la pulizia del suo studio. In questi casi, si consiglia di trovare un accordo e di adattare la pulizia della casa alle esigenze e abitudini di ciascuno. In questo modo, non si tratta più di imporre qualcosa, ma di adottare un metodo molto più democratico per mantenere la pulizia e l’ordine in casa.

3. Puntate sulla comunicazione

Secondo gli esperti, i fattori che condizionano una persona disordinata sono i livelli di stress, la mancanza di abitudine e, soprattutto, i problemi di comunicazione. Data questa premessa, non c’è niente di meglio che concepire l’ordine e la pulizia come una conversazione per spiegare il proprio punto di vista – senza bisogno di accusare nessuno – ma anche ascoltare l’opinione dell’altro. Una volta che avrete parlato, sarete sicuramente in grado di raggiungere un accordo e di ripartire i compiti in modo più adeguato.

La sala da pranzo e parte della cucina di questa casa a Malaga.© Germán Saiz

4. Stilate un elenco di cose da fare

Stilare un elenco settimanale dei compiti principali da svolgere può essere un modo utile per definire gli obiettivi di ognuno e, in questo modo, evitare malintesi o il tipico “dovevi fare questo o quello”. Le liste, in questo contesto, non solo favoriscono l’ equilibrio tra lavoro e vita privata, ma consentono a ciascuno di mantenere una routine efficace e realistica, che può essere applicata a tutto, dalla classica lista della spesa all’agenda.

5. Portate pazienza

Può darsi che abbiate vissuto a lungo da soli e che questo sia il motivo per cui avete perfezionato la vostra particolare routine di pulizia. Ma una persona può essere disordinata perché ha vissuto molto tempo con i genitori, ad esempio. In questi casi non bisogna avere fretta, perché il vostro partner a un certo punto comprenderà che la pulizia è ormai un compito che riguarda tutti e due.

6. Evitate i rimproveri

Se iniziate a dare sempre la colpa alla persona disordinata, non solo causerete un conflitto, ma la vostra relazione ne risentirà e potreste sentirvi rifiutati. Tenete presente che non tutti hanno la vostra stessa percezione dell’ordine, né tutti hanno l’abitudine di piegare le t-shirt e usare dei divisori o di riporre le borse sull’appendiabiti. La percezione dell’ordine e della pulizia è più personale di quanto si possa pensare, per questo vi suggeriamo di passare ad altre strategie improntate alla gentilezza e alla comunicazione.

7. Cambiate il metodo, non l’obiettivo

Se pensate che la vostra percezione di ordine sia quella giusta, non cambiate questo dato di fatto, ma le strategie che vi aiutano a raggiungere l’obbiettivo. In questo caso, provate a considerare diverse opzioni. Ricordate: non fare sentire nessuno in colpa, favorite una comunicazione efficace e un’intesa che vi permetta di arrivare a un accordo che vada bene a entrambe le parti. Nella vita, nessuno fa le cose come le fate voi e il dialogo è fondamentale per raggiungere un compromesso.

Articolo pubblicato su AD Spagna, adattato da Paola Corazza.

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