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Call per startup di CIRFOOD: i vincitori

Contribuire all’evoluzione tecnologica nel settore del food service: questo uno degli obiettivi a breve termine di CIRFOOD, impresa di ristorazione collettiva e commerciale, che ha per questo motivo organizzato “CIRFOOD DISTRICT LOVES IDEAS”, prima edizione della call per startup e scale up, avviata lo scorso settembre.

L’iniziativa ha permesso di entrare in contatto con alcune delle più promettenti startup italiane in ambito food, sostenibilità e innovazione, e di selezionarne e invitarne 10 a presentare il proprio progetto davanti al management dell’impresa e ai partner della call. Abbiamo chiesto ad Alessandro Annovi, Innovation and Strategy Manager di CIRFOOD, di parlarci di questo contest, e di come i progetti vincitori contribuiranno a rendere il futuro del food service più sostenibile.

Idee in circolo per innovare il food service, l’iniziativa di CIRFOOD

Ben 119 le candidature ricevute, 10 le startup selezionate e 2 le vincitrici ex aequo. È il bilancio presentato durante il primo DEMODAY, evento conclusivo del contest, che si è svolto presso il CIRFOOD DISTRICT, il centro di ricerca e innovazione che sorge nel cuore della Food Valley – il territorio che si trova tra le province di Parma, Reggio Emilia e Modena.

© CIRFOOD

Tra i partner dell’iniziativa troviamo anche Agrifood-Tech-Italia, ART-ER, Confcooperative Terre d’Emilia, Fondazione PICO – Digital Innovation Hub di Legacoop Nazionale, Food Hub, Legacoop Emilia Ovest, Retail Hub, startup Geeks, Too Good To Go e Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.

“Le startup sono state scelte in base all’attinenza al business di CIRFOOD e ai need esplicitati dalla call stessa” spiega Annovi. “Gli ambiti più apprezzati sono senza dubbio quelli relativi all’efficientamento e all’ottimizzazione di processi, sia interni che esterni, che portano beneficio all’azienda e una migliore esperienza per l’utente. La sostenibilità, nella sua accezione più trasversale, è stata considerata un must have in tutte le soluzioni viste e premiate”.

Tutte le adesioni ricevute, dunque, sono state valutate sia per attinenza ai temi cari a CIRFOOD, come la sostenibilità, sia per l’applicabilità e la scalabilità delle soluzioni proposte. A moderare l’evento è stata Sharon Cittone, imprenditrice che supporta numerose aziende attente all’innovazione agroalimentare, guidandole nella transizione verso la sostenibilità.

Un importante contributo alla presentazione delle 10 startup selezionate (6DOF Labs, Aroundrs, Calton, Cargoful, Dishcovery, Hector, Iooota, Krill Design, ReLearn e Wenda) è stato anche quello di Augusto Coppola, CEO di Cloud Accelerator.

© CIRFOOD

“C’è grande fermento e tanto slancio nel trovare nuove soluzioni in un settore che necessita, più di altri, di nuove proposte e nuovi modelli di business” sottolinea ancora Annovi. “Le nuove soluzioni che abbiamo visto vanno tutte nella direzione di rispondere a un mercato che è cambiato molto rapidamente e che non tornerà a essere quello di qualche anno fa. IA, blockchain, digital payment, IoT e robotica sono solo alcune delle tecnologie che già viviamo nel nostro quotidiano e saranno strumenti necessari a ripensare il prossimo futuro del food service”.

Il contributo delle giovani imprese alle sfide economiche, sociali e ambientali attuali, in un’ottica di implementazione dei sistemi tecnologici lungo tutta la filiera, è dunque fondamentale. Per questo motivo CIRFOOD ha puntato su realtà giovani, innovative e soprattutto attente a ricerca e sviluppo.

La dinamicità e la rapidità che hanno le startup è molto preziosa, anche per le grandi aziende” continua Annovi. “Allo stesso modo, la grande azienda è un passaggio validante dell’idea e di quanto questa idea può essere in linea con l’andamento del mercato. Quindi, le startup hanno bisogno delle aziende e le aziende delle startup: è un match perfetto! L’open innovation giova a entrambe le parti, ed è un modello di innovazione necessario per guardare al domani insieme, con fiducia e ottimismo”.

Dinamiche, rapide e innovative: ecco le startup selezionate

L’altissimo numero di candidature ricevute è sicuramente il simbolo di quanto startup e giovani imprese vogliano mettere a disposizione le proprie competenze per traghettare il settore del food service verso un futuro innovativo e sostenibile.

A vincere ex aequo sono state due realtà, ​​Hector e Iooota. La prima ha proposto l’implementazione in cucina di un robot dotato di intelligenza artificiale che può supportare le persone di CIRFOOD per le attività più faticose o ripetitive. Un vero aiuto che l’azienda auspica di poter adattare al meglio nelle proprie realtà produttive, per migliorare la qualità del lavoro di cuochi e addetti al servizio.

© CIRFOOD

Iooota è stata scelta da CIRFOOD per il progetto Jarvis, volto a migliorare l’efficientamento energetico delle 1700 cucine dell’azienda, con l’obiettivo di ridurne gli impatti ambientali e liberare risorse utili a nuovi investimenti nell’ambito della ristorazione.

“In entrambi i casi si inizieranno dei progetti pilota per verificare e validare la bontà delle idee proposte” spiega Annovi. “Siamo certi che i progetti delle due startup porteranno grandi benefici all’azienda perché colgono lo spirito e la volontà di CIRFOOD di migliorare quanto oggi si fa, in favore di soluzioni nuove e innovative. Se poi vedremo i benefici sperati, la logica sarà quella di estendere le soluzioni da una pilota a una più strutturata fase di roll out”.

Per rimanere al passo con l’evoluzione tecnologica nel settore del food service è fondamentale impegnarsi costantemente nell’innovazione e nell’ottimizzazione dei processi, nonché nell’esplorazione di nuove tecnologie. CIRFOOD, supportata dalle startup vincitrici, si posiziona in prima linea per contribuire a questa rivoluzione.


Immagine in evidenza di: © CIRFOOD

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