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Il ruolo della ristorazione scolastica per nutrire il futuro: il dibattito al CIRFOOD DISTRICT 

La scuola non è soltanto il luogo in cui si acquisiscono nozioni e conoscenze che ci accompagneranno per tutta la vita, ma è anche quello in cui bambini e ragazzi imparano valori fondamentali, come la sostenibilità, l’accoglienza, l’inclusione, la diversità, anche grazie all’esperienza del pasto condiviso.

In questa fase di riprogettazione scolastica, post pandemia e con la possibilità dei fondi del PNRR, il tema della nutrizione nei percorsi educativi e didattici assume un’importanza centrale, per valorizzare l’educazione alimentare, corretti stili di vita e un consumo di cibo più responsabile.

Il legame tra cibo e scuola è stato al centro dell’evento “Nutrire il futuro. Dare valore al cibo nella nuova scuola”, che si è svolto al CIRFOOD DISTRICT di Reggio Emilia lo scorso 31 marzo. Un momento di confronto per fare il punto sulla refezione scolastica come strumento strategico di contrasto alla malnutrizione e occasione preziosa di socialità e di apprendimento di sane abitudini a tavola per i più piccoli.

Vi raccontiamo cosa è emerso dal dibattito.

Mensa scolastica e didattica: come ripensare il cibo a scuola?

Il CIRFOOD DISTRICT, il centro di ricerca e innovazione il centro di ricerca e innovazione di CIRFOOD sui temi della nutrizione e del food-service, è stato teatro di un confronto che ha visto gli interventi di diversi professionisti per analizzare il rapporto tra alimentazione e scuola: da pedagogisti a esperti di cibo e nutrizione, fino a esponenti delle Istituzioni legati all’educazione e all’istruzione.

Il dibattito – moderato da Paolo Verri – è partito da un dato incontrovertibile: la scuola è il luogo dove si forma il futuro della società. Tuttavia, non tutti gli studenti hanno le stesse opportunità di apprendimento, con profondi divari all’interno del Paese. È quanto emerso dall’analisi condotta dalla Fondazione Agnelli, presentata dal Direttore Andrea Gavosto. La ristorazione scolastica assume quindi un ruolo fondamentale in questo senso, dal momento che in Italia ha raggiunto ottimi risultati in termini di qualità nutrizionale, e può essere una leva per rendere la scuola più equa, consapevole e responsabile, a beneficio di bambini e ragazzi.

Durante l’evento, inoltre, la prof.ssa Luigina Mortari, dell’Università degli studi di Verona e membro del Comitato Scientifico del CIRFOOD DISTRICT, ha presentato il lavoro svolto dal Think Tank FuturAble School. “Il tempo mensa è tempo educativo: attorno al tavolo si impara, si costruisce il pensiero, lo stare insieme. Si impara a conciliare culture diverse – ha dichiarato – per questo è fondamentale, perché è cultura, è integrazione”.

La testimonianza della professoressa Mortari ha quindi evidenziato l’importanza di un nuovo approccio educativo che ponga al centro dei percorsi formativi della scuola il cibo, la conoscenza e il benessere fisico e psicologico degli studenti in ogni area del Paese.

Questo tema è stato centrale anche nell’intervento di Paola Cavazzoni, pedagogista della Fondazione Reggio Children. “Ritrovarsi a tavola è un’esperienza continua per i bambini. Sperimentare i cibi ci permette di fare ricerca condivisa, di inventare ricette di futuro, insieme. La ricerca di Fondazione Reggio Children attorno a cibo e scuole ci dice che l’educazione ha bisogno dei bambini: occorre crescere a tavola insieme, ascoltando le loro esperienze, con il loro sguardo, riscoprendo anche una dimensione ludica”.

Proprio al rapporto che i bambini e le loro famiglie hanno con il cibo è stata dedicata la ricerca Nourishing School condotta dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, di cui il professor Michele Antonio Fino ha presentato un’anteprima in occasione dell’evento, ringraziando i partner Filiera Futura, CIRFOOD e Fondazione Cariplo. I risultati dell’indagine verranno presentati al pubblico il 29 giugno 2023 proprio al CIRFOOD DISTRICT.

La ristorazione scolastica, un servizio essenziale per la comunità

Il tema del secondo panel, “Il valore della ristorazione scolastica per il sistema Paese”, ha invece ampliato il punto di vista, calando il dibattito all’interno della realtà italiana e di alcune esperienze locali.

Insieme a Luca Brambilla – National Key Account Director Ristorazione Scolastica di CIRFOOD – sono intervenuti Raffaella Curioni – Assessore all’Educazione Comune di Reggio Emilia – e Lorenzo Donini – Professore alla Sapienza Università di Roma.

Al centro del confronto il tema del valore sociale della Ristorazione scolastica anche a fini di prevenzione e cura per la salute pubblica, un aspetto spesso sottovalutato e poco noto, come ha spiegato il professor Lorenzo Donini, ma assolutamente essenziale, soprattutto quando riguarda i più piccoli. Per cui è fondamentale comunicare la qualità, anche nutrizionale, della ristorazione collettiva e, in particolare, riconoscere alla refezione scolastica il giusto prezzo, al fine di prevenire costi ben più alti in futuro, in ambito sanitario.

Questa attenzione assume ancora maggiore valore se si considera che l’Italia vanta un triste primato europeo: un bambino su tre nel nostro Paese è a rischio obesità. “Per questo la ristorazione scolastica non è una commodity, ma un vero e proprio tema di educazione alimentare. Motivo per cui riteniamo che ci debba essere una qualità alta del cibo, per promuovere il benessere delle nuove generazioni ed evitare in futuro problemi di obesità. Ma crediamo che questa qualità deve essere anche riconosciuta con prezzi corretti”, ha evidenziato Luca Brambilla.

Dalle opportunità del PNRR alle nuove esigenze di una comunità educante

In un momento storico complesso come quello che stiamo vivendo, in cui i costi delle materie prime e dell’energia sono in aumento, dare valore al pasto a scuola significa quindi riconoscerne il giusto prezzo. Come ha sottolineato la Presidente di CIRFOOD Chiara Nasi durante il panel finale, “la ristorazione scolastica ha una vera e propria valenza strategica e sociale per il Paese. Senza misure urgenti che riconoscano l’adeguamento automatico dei prezzi agli indici ISTAT nei contratti in essere e in quelli a venire con le committenze pubbliche, però, si potrebbe assistere, nostro malgrado, a una generalizzata riduzione delle prestazioni a discapito degli studenti. Spero che il Governo voglia essere al nostro fianco, per progettare insieme la scuola del presente e del futuro, con l’obiettivo comune di non impoverire questo servizio essenziale, ma di continuare a sostenerlo per garantire salute, qualità, educazione e benessere a tutti i cittadini che serviamo ogni giorno”.

Il ruolo della politica diventa dunque imprescindibile. Paola Frassinetti, Sottosegretaria al Ministero dell’Istruzione e del Merito, ha confermato l’impegno delle Istituzioni sul tema della refezione scolastica. In particolare, ha sottolineato come la ristorazione collettiva venga spesso data per scontata e non venga considerata una condizione necessaria per l’educazione degli studenti. “Sarà mia cura portare all’attenzione del Governo questa situazione di criticità” ha assicurato Frassinetti. “Il cibo ha infatti un ruolo importante per la crescita delle giovani generazioni, e per questo è doveroso lavorare sulla formazione dei docenti in materia di educazione alimentare”.

Tematiche trasversali e approfondimenti autorevoli sul mondo della scuola e della nutrizione che hanno fatto emergere ancora una volta il valore sociale della ristorazione scolastica e, più in generale, della ristorazione collettiva, settore che può contribuire a creare una società più giusta e inclusiva per tutti.

La registrazione dell’evento è disponibile sul sito del CIRFOOD DISTRICT qui.

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