Il 19 febbraio 1896 è nato in Normandia Andre Breton, poeta e saggista francese, esponente del surrealismo, movimento le cui tecniche sono applicate a diverse forme d’arte.

La vita di Andre Breton

Andre Breton photo credits wikipedia
Andre Breton

L’infanzia di Breton si svolge prevalentemente a Parigi, dove Breton comincia a sviluppare la sua passione per la poesia. Dal 1913 Breton pubblica alcuni dei suoi poemi nella rivista La Phalange. Nel frattempo entra in contatto con le teorie di Freud, oltre a frequentare Tzara e il Dadaismo. Nel 1919 crea una sua rivista di nome Letteratura. L’obiettivo della sua creazione consiste nel rompere definitivamente i ponti con il passato e la tradizione simbolista dell’Ottocento.
Breton è il primo poeta a scrivere il Manifesto del Surrealismo, dirigendo due diverse riviste. La prima si chiama La Rivoluzione surrealista, creata dal 1924 al 1929. La secondo denominata Il Surrealismo al servizio della Rivoluzione la dirige dal 1930 al 1933.
Nel 1930 Breton pubblica il Secondo Manifesto del Surrealismo, che si rivela molto autoritario. Questo sarà il motivo della spaccatura all’interno del gruppo.

Le opere

Nel corso della sua vita Breton ha scritto una serie di manifesti, volantini, dichiarazioni d’intenti. Si schiera palesemente contro lo stile descrittivo e informativo del romanzo realistico. La sua poesia si basa infatti sullo stile surrealista. Il surrealismo è un movimento all’avanguardia che ha preso molto spazio sulla scienza internazionale, dato che le sue tecniche si possono applicate a diverse forme d’arte: letteratura, pittura, fotografia e cinema. La stessa rivista creata da Breton e denominata “Littérature” o “Lis-tes-ratures” (leggi le tue cancellatura) si basa sulla teoria surrealista secondo cui le cancellature di un testo sono l’atto vero della scrittura. Proprio per questo motivo il movimento surrealista ha dato vita prevalentemente a poemi rispetto a opere in prosa. Tra le opere surrealiste di Breton si può menzionare Nadja, scritta nel 1927 e pubblicata solamente nel 1962. La caratteristica principale di quest’opera è la narrazione sobria e senza capitoli.

Sonia Faseli

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