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Champagne Jacquesson, il 100% è ora di Artémis Domaines (Pinault)

Artémis Domaines, divisione dedicata al mondo vino della holding appartenente alla famiglia Pinault, già azionista di controllo del gruppo Kering (Gucci, Saint Laurent, Bottega Veneta), conferma la volontà di diventare un polo del lusso di riferimento del settore. Così, dopo la recente operazione con Maisons & Domaines Henriot, il gruppo rafforza il proprio portafoglio con lo champagne Jacquesson.

La realtà francese, nello specifico, era già proprietaria di una quota di minoranza – pari al 33% – di Jacquesson rilevata a inizio 2022. Con la fine dell’anno, la holding ha acquisito le restanti quote diventando unico azionista della maison di Dizy che conta su 40 ettari vitati e una produzione di circa 300mila bottiglie.

I fratelli Laurent e Jean-Hervé Chiquet, il cui padre aveva acquisito il marchio negli anni ’70, hanno lasciato, oltre le quote, anche i ruoli operativi. “Poiché io e Laurent non abbiamo alcun successore, abbiamo deciso di affidare Jacquesson nelle migliori mani così da assicurargli un futuro e un mantenimento, se non addirittura un miglioramento, della qualità”, racconta Jean-Hervé Chiquet a The Drinks Business. “Continueremo a fornire le uve dai nostri vigneti e io rimarrò come membro del board ma senza ruoli operativi”.

Jean Garandeau, sales e marketing director di Artémis Domaines, prenderà il controllo del management della maison di champagne.

In Italia Jacquesson è distribuito da Pellegrini Spa.

L’acquisizione, come anticipato, segue l’operazione con Maisons & Domaines che ha visto la nascita di un polo del lusso vitivinicolo che vede come socio di riferimento la famiglia Pinault, un consiglio di amministrazione presieduto da Gilles de Larouzière Henriot, in rappresentanza della famiglia che mantiene invece una partecipazione di minoranza, ed è amministrato da Frédéric Engerer, già CEO della stessa Artémis Domaines.

Il gruppo aggrega, oltre Jacquesson, Château Latour (Bordeaux); Domaine d’EugénieClos de Tart, Champagne Henriot,Bouchard Père & Fils  (Borgogna), Château-Grillet (Côtes du Rhône), Eisele Vineyard (Napa Valley), William Fèvre (Chablis) e Beaux frères (Oregon, Usa) per un giro d’affari di oltre cento milioni di euro.

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