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Coltivare amicizie sul posto di lavoro è davvero possibile?

Che ci piaccia o no, non possiamo negare che il lavoro è uno degli aspetti più importanti e ingombranti della nostra vita. E lo è sia nel bene che nel male. Indipendentemente dal fatto che si tratta della carriera che avevamo sempre sognato, o di un lavoro che invece non ci soddisfa come vorremmo, non possiamo sicuramente ignorare che la maggior parte del tempo quotidiano è investito proprio nell’attività lavorativa.

Trascorrere il tempo in un clima fatto di pace e serenità è più una necessità di sopravvivenza, che un vero e proprio desiderio. Anche se questo non vuol dire che non si possa desiderare di creare dei legami sinceri e autentici.

Certo è che le esperienze ci insegnano che è proprio dai colleghi che spesso arrivano i più grandi tradimenti. E questa verità ci ha fatto interrogare su un argomento tanto ostico quanto diffuso: è davvero possibile coltivare amicizie sul posto di lavoro?

Colleghi: amici o nemici?

Invidia e gelosia sono due delle emozioni con i quali ogni tanto, anche se a fatica, ci scontriamo. Ma sono umane, e per quanto proviamo a controllarle o a sopprimerle per rischiare di danneggiare ciò che abbiamo intorno, ogni tanto fanno capolino dentro di noi. Conosciamo bene le conseguenze di queste emozioni sui rapporti personali, figuriamoci cosa succede quando subentrano nel lavoro, quando insieme a loro ci sono anche ambizioni, obiettivi e scopi da perseguire.

La sana competizione, nel lavoro così come nella vita, fa sempre bene, intendiamoci. Il rischio però di ritrovarsi in un ambiente ostile e tutt’altro che sereno è sempre dietro l’angolo quando parliamo di lavoro. I rapporti nutriti dall’invidia e dalla gelosia, dal tentare di scavalcare sempre l’altro o metterlo in cattiva luce, questo è chiaro, non fanno bene a nessuno. E questo lo sanno bene le grandi aziende che hanno portato all’interno delle loro realtà il concetto di team building che mira proprio a costruire dei gruppi di lavoro per raggiungere risultati eccellenti grazie alla collaborazione tra i professionisti.

In risultati, in termini di qualità, sono innegabili. Così come è migliore la quotidianità per i lavoratori che ogni giorno si recano in ufficio o in azienda. Del resto, come abbiamo anticipato, ogni giorno siamo costretti ad avere a che fare con i colleghi, che lo vogliamo o meno.

Ben vengano, quindi, i rapporti distesi e sereni, meglio ancora se sinceri. Quello che ci chiediamo noi, però, è se quella complicità che si crea può davvero trasformarsi in un’amicizia.

L’amicizia sul lavoro: cosa dice la scienza

A indagare il campo delle amicizie sul lavoro è stata anche la scienza, provando quindi a rispondere a una delle domande più gettonate di sempre: possiamo davvero fidarci di un collega di lavoro come facciamo coni nostri più cari amici?

La risposta, secondo l’Academy of Management Review, è no. Certo non possiamo fare di tutta un’erba un fascio, così come non possiamo ignorare che, come in tutte le cose della vita, esistono sempre quelle eccezioni che confermano la regola. Eppure secondo la ricerca in questione, i valori che stanno alla base di un’amicizia, e che li nutrono, sono nettamente in contrasto con quelli che invece caratterizzano i rapporti lavorativi.

Lo studio in questione conferma quello che abbiamo detto fino a questo momento, e ciò che i rapporti sereni tra colleghi consentono davvero di ottenere dei risultati eccellenti e contribuiscono al benessere generale del singolo e di tutto il team. Tuttavia, sul piano personale le cose cambiano.

L’amicizia, lo sappiamo, non si basa su obiettivi comuni, aspettative o ambizioni condivise. Al contrario nasce e cresce in maniera spontanea, nutrendosi di presenza ed emozioni. Sul lavoro, invece, non solo siamo costretti a rinunciare a quella spontaneità, ma ci troviamo anche a condividere obiettivi, che spesso vanno in conflitto, con degli sconosciuti.

Le posizioni diverse, le disparità di trattamento, le differenze tra promozioni e stipendi, possono creare tensioni e malumori, gelosie e incomprensioni tra le persone. Situazioni, queste, estranee all’amicizia. Del resto, i rapporti sentimentali sono basati sulla spontaneità, tutto il contrario di ciò che avviene sul lavoro dove invece vigono formalità, regole e organizzazione.

Caratteristiche, queste, diametralmente opposte che ci fanno capire che sì, forse è davvero possibile trovare un amico sul posto di lavoro. Ma si tratta di un’eccezione, rara e bellissima.

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