cucina-aperta-sul-soggiorno:-gli-esperti-ci-raccontano-le-tendenze-2023

Cucina aperta sul soggiorno: gli esperti ci raccontano le tendenze 2023

Cucina aperta sul soggiorno: un trend che continua ad avere successo anche quest’anno, grazie alla sua funzionalità e versatilità”. Ce lo dicono gli architetti e i designer di La Californie dello Studio Sinmas e di Moredesign. I tre studi concordano: la tendenza a integrare questo spazio nella zona giorno non è affatto passata, al contrario: sta diventando sempre più sofisticata. Ecco gli elementi chiave per la cucina aperta nel 2023.

L’isola, un must

Sono lontani i tempi in cui le isole da cucina apparivano, con nostro grande stupore e piacere, solo nelle serie TV americane. Oggi non c’è casa moderna con cucina-soggiorno che non ne abbia una.

I creativi di Sinmas Studio possono testimoniarlo: “Il pezzo più richiesto è l’isola, per quanto piccola possa essere la cucina”. Per loro, che genera una circolazione molto interessante, oltre ad essere aperto a molteplici usi.

“Queste isole, dal nostro punto di vista, sono destinate a diventare sempre più pezzi-scultura, con molta personalità: utilizzando forma irregolari, creando contrasti i materiali o la palette cromatica, e persino giocando a farla scomparire con gli specchi”, spiegano, alludendo sia a un recente progetto dello studio sia a una tendenza sempre più in crescita.

Lo abbiamo visto, ad esempio, nell’isola-opera d’arte del capanno rurale nei Paesi Baschi trasformato in una perfetta guesthouse da Iñigo Iriarte. “La cucina è diventata uno degli elementi più importanti del progetto. L’abbiamo disegnata noi e presenta una zona di colonne e un’isola scultorea con un grande tavolo a sbalzo in marmo, racconta l’interior designer.

Shade Degges

“Stiamo sviluppando una cucina in cui l’isola viene spostata per diventare un mobile extra in soggiorno”, spiegano da Moredesign. “In altri casi, è il soggiorno che invade la cucina, con l’inserimento di zone per cucinare, di focolari, come quelli di una volta”.

Nascondere quello che non serve

Le cucine collegate al soggiorno, dal momento che diventano parte integrante della zona living e rimangono sempre in vista, devono essere sempre in ordine.

“È molto importante tenere in ordine gli oggetti e poter riporre i piccoli elettrodomestici in modo che non rimangano in vista”, spiegano dallo studio La Californie. “Per questo, abbiamo bisogno di vari contenitori per i rifiuti e per riciclare, e di pannelli o aperture che devono essere progettati in modo fantasioso per nascondere device e oggetti che si usano in cucina in modo da lasciare libere le superfici. Che saranno utilizzate per cucinare, impiattare, condividere o mangiare”, dicono. L’esempio migliore? La cucina che hanno progettato per Álvaro Ayuso, fratello e figlio dei creativi dello studio.

Michael Clifford Photography 

In questo “nuovo ordine” scompaiono anche le cappe aspiranti convenzionali, ora installate a soffitto o nelle stesse piastre con aspirazione integrata. I forni, invece, sono posizionati sul piano di lavoro, e l’intera struttura accoglie una new entry: “Il forno a vapore che sta rivoluzionando la cucina domestica”.

Porte a vetri in cucina: un trend in crescita

All’aperto, ma non troppo; ultimamente c’è una nuova tendenza, quella di separare il soggiorno dalla cucina con le porte in vetro. Ai creativi  di Sinmas Studio, ad esempio, piacciono quelle di Rimadesio, moderne e su misura.

I designer dello studio La Californie, invece, sottolineano l’inserimento di altri elementi che lasciano entrare la luce, ma isolano i rumori e gli odori, come elementi reticolati, o pareti di vetro con tende sottili”.

Materiali naturali

Come in tutte le altre stanze della casa, i materiali naturali sono di tendenza. “Le finiture devono essere nobili per integrarsi con l’ambiente abitativo e per durare a lungo: legno, acciaio, laccature, marmo… E, naturalmente, materiali come la pietra per i piani di lavoro e i battiscopa”, continua La Californie.

Foto Valentina Sommariva. Stlyling Giulia Taglialatela

 Tutto questo si abbinerà, secondo loro, a pannelli in legno e finiture su pareti pitturate a calce o con micro-mortar (Mortex) “o vernici laccate che integrano l’intero spazio, inserendo battiscopa resistenti nelle zone umide e di cottura”.

Moredesign punta anche su “materiali che durano a lungo e diventano più belli con il passare del tempo”, come il legno e la pietra. Nel caso di cucine laccate, il verde chiaro è il colore più popolare, la nuance della parte inferiore di una foglia d’ulivo”, un tono che non può mancare nei loro progetti più colorati. Come nella ristrutturazione di una casa centenaria a Malaga, con mobili IKEA, personalizzati da Cubro.

A Malaga, la splendida ristrutturazione di Villa Rosario, una dimora centenaria in una delle strade più suggestive della città.Germán Saiz

Allo Studio Sinmas, invece, ci si affida anche alla pietra naturale, oltre che alle piastrelle in gres porcellanato di grande formato, soprattutto con finitura in marmo. I loro prodotti preferiti? La gamma Xlight di Porcelanosa o la Dekton di Cosentino, che non è una porcellana ma una superficie ultracompatta e a zero emissioni di carbonio a base minerale.

Lo studio sottolinea anche l’integrazione tra i mobili della cucina e del soggiorno, che ha fatto sì che “un’ azienda di cucine proponga anche elementi e arredi per il soggiorno”. Secondo loro, questa soluzione permette di creare uno spazio più integrato, soprattutto se la stessa collezione viene utilizzata per entrambi gli ambienti.

Per quanto riguarda la palette colori, lo studio ritiene che i colori neutri saranno sempre protagonisti, “ma quest’anno stiamo assistendo all’inserimento di colori in tonalità scure che danno personalità allo spazio”. Il nero, infatti, comincia a diventare un must, come dimostra uno degli ultimi progetti dello studio.

Cucine aperte sull’esterno, la tendenza che sta conquistando il mondo

Come abbiamo visto in molti progetti recenti e come sottolinea Moredesign, le “cucine aperte sull’esterno” sono in aumento. Ma non solo quelle che dispongono di ampie vetrate e si collegano con il portico – sala da pranzo, ma anche quelle che utilizzano molto anche lo spazio esterno, con forni in pietra, griglie per cucinare sulla brace, un orto per “lavorare la terra con le mani”, un contenitore per il compost…

“È un’unione tra l’ambiente naturale e la casa, uno stile di vita più “selvaggio” che viene chiamato rewilding. La vita all’interno e all’esterno della casa sta diventando sempre più interessante, e il clima mediterraneo ci permette di abitare fuori, come se fossimo in un’estensione della casa, e non siamo più confinati tra le sue mura… Dobbiamo pensare “fuori dagli schemi”, concludono dallo studio.

Articolo pubblicato su AD Spagna, adattato da Paola Corazza.

Related Posts