L’ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump scrive due lunghi messaggi sul social media fondato dalla sua società di comunicazione, Truth, per avvisare i suoi sostenitori dell’imminente arresto che dovrebbe avere luogo martedì 21 marzo e invitando tutti a protestare per quanto sta avvenendo.
Lo fa usando solo caratteri in maiuscolo, rivolgendosi a se stesso in terza persona e additando cospirazioni e ingiustizie, ma la chiamata alle armi (in senso figurato) ricorda l’assalto a Capital Hill del 2021, dopo l’elezione di Joe Biden.
Ecco l’intero contenuto divulgato da Trump sul sito: «La nostra Nazione è ormai da terzo mondo e sta morendo. Il sogno americano è morto! Gli anarchici della sinistra radicale hanno rubato la nostra elezione presidenziale e, con essa, il cuore del nostro Paese. I patrioti americani sono stati arrestati e tenuti prigionieri come animali, mentre i criminali e i delinquenti di sinistra sono lasciati liberi di vagare per le strade, ammazzare e bruciare tutto senza conseguenze. Arrivano milioni di persone attraverso le nostre frontiere aperte, in molti da prigioni e istituti per la salute mentale. Il crimine e l’inflazione stanno distruggendo il nostro autentico modo di vivere. Ora fughe di notizie illegali dall’ufficio corrotto e altamente politicizzato del procuratore distrettuale di Manhattan, che ha raggiunto nuovi record in quanto a crimini violenti e il cui insediamento è stato finanziato da George Soros, indicano che, sebbene non sia stato provato alcun crimine, sulla base di favole vecchie e ampiamente smentite (da altri numerosi procuratori!), il candidato repubblicano di gran lunga favorito nonché ex presidente degli Stati Uniti d’America verrà arrestato martedì della settimana prossima. Protestate, riprendetevi il nostro Paese!».
L’ipotesi più accreditata riguarderebbe l’inchiesta per cui Donald Trump sarebbe stato indagato per aver versato 130 mila sterline all’ex pornostar Stormy Daniels perché tacesse sulla relazione intercorsa tra loro in passato. Nel frattempo, solo poche ore prima del messaggio su Truth, l’ex presidente è riapparso su Facebook dopo due anni di blocco con un video-annuncio di appena dieci secondi sotto la didascalia, sempre in maiuscolo «Sono tornato!»: «Scusate l’attesa, le faccende sono complicate, davvero complicate». Il tutto, sorridendo dal podio, con una serie di bandiere americane alle spalle.
Parlando con la stampa a stelle e strisce, il suo legale Joe Tacopina, ha dichiarato che, in caso di incriminazioni, Trump si consegnerà alle forze dell’ordine senza complicazioni.