Ecco perché il dominio subacqueo è strategico secondo Leonardo

Il mondo subacqueo è strategico per la sicurezza nazionale. Lo ha sottolineato Luciano Violante, presidente della Fondazione Leonardo-Civiltà delle macchine, presentando il Primo Rapporto globale sul mondo subacqueo realizzato da Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine e Marina Militare

Il subacqueo va considerato come vero e proprio nuovo dominio operativo.

“Il mondo subacqueo è uno degli ambienti in cui si svolgerà una parte decisiva della vita e delle attività delle prossime generazioni”, ha esordito così Luciano Violante, presidente della Fondazione Leonardo-Civiltà delle macchine, presentando oggi all’Accademia Navale di Livorno il Primo Rapporto globale sul mondo subacqueo “Civiltà del mare. Geopolitica, strategia, interessi nel mondo subacqueo. Il ruolo dell’Italia” realizzato da Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine e Marina Militare Italiana.

“A differenza del domino cyber e di quello dello spazio, il mondo subacqueo è sconosciuto alla gran parte dell’opinione pubblica e il nostro impegno è quello di diffondere la conoscenza e lo studio scientifico, per far crescere la consapevolezza del ruolo del subacqueo nella nostra strategia di sicurezza nazionale”, ha spiegato ancora Violante.

Inoltre, “i fondali marini — secondo il presidente della Fondazione Leonardo — sono attraversati da sei tipi di infrastrutture essenziali: energetiche, per il trasporto di energia elettrica, comunicazione, bio-farming, minerarie, per lo stoccaggio dell’anidride carbonica. Ciascuna di queste strutture è esposta a rischi di vario tipo, naturali, accidentali, intenzionali; tra le diverse insidie spiccano le tecniche di intercettazione delle comunicazioni via cavo”.

“Per questo il subacqueo, per la ricchezza delle risorse per la sua funzione strategica, necessità di appositi indirizzi politici superando una disattenzione che non riguarda solo l’opinione pubblica”, ha aggiunto Violante.

I SATELLITI NON POTRANNO SOSTITUIRE I CAVI

A proposito del cyber, questo è considerato il dominio esclusivo della comunicazione. Tuttavia, quando si parla del cloud – ricorda Violante – con riferimento alla rete Internet viene naturale pensare al cielo, ma ciò che la rende possibile sta nei fondali oceanici. La comunicazione transoceanica che passa attraverso i cavi è diventata la spina dorsale della vita quotidiana del mondo che trasmettono più del 95% delle comunicazioni. Musk ha sostenuto che la sua rete [Starlink] di oltre 4mila garantirà l’Internet nello spazio, ma i satelliti non potranno sostituire i cavi” ha rimarcato il presidente della Fondazione Leonardo.

LA RICCHEZZA DEI FONDALI MARINI

“La corsa allo Spazio è determinata dalla competizione tra le grandi potenze e dalla speranza di trovare quelle materie prime e quei metalli che garantiscono il nostro sviluppo tecnologico. Ebbene, anche i fondali marini potrebbero darci quello che cerchiamo” ha osservato il presidente della Fondazione Leonardo aggiungendo che “hanno terre rare e ospitano noduli polimetallici ricchi di nickel, cobalto, rame e manganese. Le sorgenti idrotermali creano depositi di solfuri, che contengono metalli industrialmente ricercati come argento, oro, rame, manganese, cobalto e zinco”.

PRESERVARE LA BIODIVERSITÀ MARINA

Pertanto “il subacqueo per le sue proprie specifiche caratteristiche, necessita di appositi indirizzi politici e dal rapporto ne estraiamo quattro”, spiega Luciano Violante.

Innanzitutto, “occorre individuare un equilibrio tra la necessità di approvvigionamento di materie prime e l’esigenza di preservare la biodiversità marina. Il mining e la pesca devono essere effettuate in modo da non produrre danni irreversibili all’ambiente. L’utilizzazione razionale delle risorse marine non può essere confusa con un accaparramento abusivo di quelle risorse. Per stabilire se si tratta di una pratica accettabile occorre guardare a cinque fattori: a) tipo di governance delle procedure di utilizzazione, b) tecnologie usate, c) rischi per la sicurezza delle persone, d) conseguenze per l’ambiente, e) utilità conseguibili”.

VALORIZZARE IL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO SOTTOMARINO

In secondo luogo, “serve un’azione diretta a scoprire, tutelare, studiare e valorizzare il patrimonio archeologico sottomarino. Sott’acqua è documentata una parte rilevante della nostra civiltà. Abbiamo il dovere di tutelarla e di garantirne la conoscenza” ha evidenziato Violante.

LEONARDO PROPONE UN’AUTORITÀ NAZIONALE PER IL CONTROLLO DEL TRAFFICO SUBACQUEO

Dopodiché, il presidente della Fondazione Leonardo rammenta che “uno dei problemi più delicati per il nostro Paese è la gestione delle autorizzazioni per le attività subacquee nelle porzioni di mare che rientrano nella nostra giurisdizione. Si tratta di un sistema non coordinato, privo di una definizione chiara delle competenze reciproche”.

Alla luce di tutto ciò, “nel Rapporto si propone di istituire un’Autorità nazionale per il controllo del traffico subacqueo” ha puntualizzato Violante.

CONSIDERARE IL SUBACQUEO COME NUOVO DOMINIO SECONDO FONDAZIONE LEONARDO

Quarto e ultimo punto: “la geopolitica sta attraversando una fase di ristrutturazione. La guerra in Ucraina, che sin dall’inizio ha acquisito un netto significato antioccidentale e di lotta contro le democrazie, ha attivato un processo di deglobalizzazione, di cambiamento della globalizzazione per come l’abbiamo sinora conosciuta. Un ulteriore fattore di cambiamento è costituito dalla competizione sul terreno dell’alta tecnologia. Per effetto di questi fattori, si manifesterà un urgente bisogno di terre rare che si trovano in Paesi terzi, i quali oggi gravitano in sfere di influenza non europee, e nel subacqueo”.

Quindi “occorrerà valutare l’opportunità di considerare il subacqueo come vero e proprio nuovo dominio operativo, dopo terra, mare, aria, spazio extra-atmosferico, cyberspace. La dimensione underwater interessa i corridoi strategici per la trasmissione del traffico dati e che, come tali, devono essere sorvegliati e protetti”.

Tutti questi aspetti vanno considerati insieme. “Proprio per le sue proprie specifiche caratteristiche il subacqueo necessita di appositi indirizzi politici” ha concluso Violante.

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