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“Gli altri”, torna la Prosa Off al Sociale con Kepler-452 – CiaoComo

Riprende con il nuovo anno anche la rassegna Prosa Off del Teatro Sociale di Como: giovedì 19 gennaio, alle 20.30, la giovane compagnia bolognese Kepler-452 porterà Gli altri. Indagine sui nuovissimi mostri, spettacolo scritto e diretto da Nicola Borghesi (con Riccardo Tabilio), unico protagonista in scena.

Tipicamente nella società odierna sono percepiti come altri gli stranieri, senzatetto, persone LGBT+… che non devono essere considerati una minaccia, perché collocare le diversità in facili categorie è tossico e pericoloso. Nel frattempo, tuttavia, va consolidandosi un’altra specie di Altri. La parola con cui ci si è abituati a chiamarli ha il sapore di un mestiere: gli Hater. Odiatori di professione.

Gli Altri per prosa off al Teatro Sociale

I loro profili hanno un aspetto straniante: persone comuni che, tra foto di vacanze e di animali, alimentano roghi virtuali. Chi sono, dunque questi altri Altri? Questa Indagine sui nuovissimi mostri si propone di contattarli e di tentare un dialogo all’apparenza impossibile: in un reportage teatrale che è anche una performance video-acustica condotta dal vivo e online verrà raccontata quest’impresa e i suoi esiti.

«Gli Altri. Indagine sui nuovissimi mostri – raccontano gli autori – è in fondo, soprattutto, un tremendo desiderio di uscire dal nostro isolamento e cercare di incontrare quella parte del Paese che ci siamo ostinati a considerare minoritaria, inimmaginabile e che oggi si sta mostrando in tutta la propria potenza». Lo spettacolo, procedendo tra immagini, racconto, ironica chiacchierata con il pubblico e analisi storiche, riflette su questo grande fenomeno dei giorni nostri in questo mondo digitale.

Gli Altri per prosa off al Teatro Sociale

Biglietti in vendita online sul sito del teatro e presso la biglietteria.

PROSSIMI APPUNTAMENTI: PROSA OFF

Il 27 gennaio Pierluca Mariti, o meglio @Piuttosto_Che, influencer, astro nascente della comicità social, racconta qualcosa di sé con una serie di letture dal titolo Ho fatto il Classico: un reading che combina monologhi comici con momenti di improvvisazione, qualche incursione didattica e uno o due fugaci momenti emotivi.
Il 9 febbraio Annagaia Marchioro porta Fame mia, uno spettacolo comico e poetico che parla di cioccolato e di desideri, di cibo e di ossessioni, di accettazione e di denutrizioni, liberamente ispirato al romanzo Biografia della fame di Amélie Nothomb.
Il 14 marzo, Settanta volte sette di Controcanto Collettivo affronta il tema del perdono e della sua possibilità nelle relazioni umane, raccontando la vita di due famiglie i cui destini s’incrociano in una sera.
Il 23 marzo, in occasione del centenario della nascita di Testori e del cinquantesimo del Teatro Franco Parenti, Andrée Ruth Shammah fa rivivere La Maria Brasca, nei panni di Marina Rocco.
Il 30 marzo si parla ancora di tecnologia con Overload: fra distrazioni di massa e mutazioni digitali, ci muoviamo immersi in un ambiente aumentato dai media; sovrastimolati dalle informazioni, viviamo in uno stato di allerta continua che gli antichi conoscevano solo in battaglia.
Il 19 aprile, andrà in scena Il paese delle facce gonfie, un monologo agrodolce per un evitabile disastro ambientale. Bignami si ispira ad uno dei più gravi incidenti ambientali della storia italiana, quando il 10 luglio del 1976 una nube di diossina si è sprigionata da una fabbrica di cosmetici a Seveso. Lo spettacolo racconta un disastro ambientale che avrebbe potuto essere evitato se si fosse dato ascolto a chi aveva a cuore la salute della gente.
Il 3 maggio la stagione Prosa Off chiuderà con lo spettacolo dedicato al grande naturalista: Curiositas. Della vita e della morte di Plinio il Vecchio. Attraverso un racconto partecipato ed emozionante, la pièce, prodotta dal Teatro Sociale di Como in coproduzione con Atir, dipinge un affresco appassionato sulla vita di Plinio, le sue fragilità, il suo rapporto conflittuale con la natura, ma soprattutto la sua innata curiositas, che lo portava ovunque a togliersi il sonno per poter continuare a studiare e scrivere pagine di rara bellezza.

(Foto di Enrico Baraldi)

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