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Il Derthona diventa Doc. Vedrà la luce con la prossima vendemmia

Manca solo la firma del Ministero dell’agricoltura, che dovrebbe arrivare in un paio di mesi, perché il Derthona possa iniziare il suo percorso verso una denominazione tutta sua che consentirà di unire territorio, vitigno e i tre vini contemplati: Piccolo Derthona, Derthona e Derthona Riserva. Nel frattempo, il Timorasso Doc, così com’è conosciuto oggi, resterà sotto il cappello del Consorzio dei Colli Tortonesi, ma il passo è spedito e gli obiettivi ben fissati nella mente dei produttori.

L’esigenza, ha spiegato a Pambianco Wine&Food Elisa Semino, vicepresidente del Consorzio, “arriva dal fatto che il Timorasso si può piantare in tutto il Piemonte, mentre noi vogliamo tutelare un prodotto di successo che ha cambiato le sorti di tutta la zona. Così, in attesa che la burocrazia faccia il suo corso, dalla prossima vendemmia dovremmo avere il primo Derthona Doc”.

Quella del Timorasso, inteso come vitigno, è una storia di riscoperte, perché, ha continuato Elisa Semino, che è titolare di una delle aziende protagoniste della rinascita, La Colombera, “era stato abbandonato perché aveva enormi problemi di botrytis”. Ora, invece, “grazie all’intuizione di Walter Massa e, sembra strano da dire, grazie anche al riscaldamento globale, tutto è cambiato”. Così “se a inizi anni duemila eravamo in cinque produttori con una decina di ettari a testa, ora ci sono 170 ettari in produzione, altri 130 che lo diventeranno entro un paio di anni e, nel corso del prossimo triennio, potremmo pensare di arrivare al massimo a 400 per una produzione a regime che stimiamo in due milioni di bottiglie”.

Oggi, nei quarantasei comuni della denominazione ci sono cinquantacinque soci, tra i quali molti nomi noti delle Langhe, tra i quali Roagna, Vietti e La Spinetta, “a cui inizialmente non è parso vero di poter acquistare lotti di terreno a prezzi così bassi”, sottolinea la vicepresidente. “Tutti d’accordo nel mantenere uno status di mercato di alta gamma perché il vino è molto richiesto, per questo abbiamo disposto un disciplinare, che trovo molto moderno, in grado di proteggere il Derthona da chi è troppo piccolo o da chi è troppo grande”.

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