“Il fatto non sussiste”. La Corte d’Appello di Milano ha assolto oggi tutti gli imputati per le accuse di irregolarità nella gestione dei lavori delle paratie anti-esondazione, ancora oggi non conclusi dopo 15 anni dall’apertura del cantiere. Tutte cancellate, in parte per prescrizione e in parte “perché il fatto non sussiste” le accuse legate alle paratie. Assolti l’ex sindaco Mario Lucini e i dirigenti comunali Antonella Petrocelli, Antonio Ferro, Antonietta Marciano e Antonio Viola. Per il capitolo paratie assoluzione anche per Pietro Gilardoni anche se quest’ultimo, con l’imprenditore Giuseppe Foti, sono stati invece condannati a 6 mesi per accuse di rivelazione di segreto d’ufficio nell’ambito di un appalto del Comune per lavori pubblici non collegati alle paratie. Le motivazioni della sentenza saranno depositate dalla Corte d’Appello entro 90 giorni.
Ampia soddisfazione degli avvocati difensori degli imputati per l’esito della sentenza di oggi a Milano. Andrea Panzeri, il legale di Mario Lucini (ex sindaco di Como) ricorda come in questi anni la situazione è stata pesante per l’ex primo cittadino. “Senteza che riabilita anche l’uomo che ha patito tante sofferenze in questi anni”.
“Dopo sette anni, la Magistratura conferma un dato di fatto di cuI, insieme alla stragrande maggioranza dei cittadini comaschi, non abbiamo mai dubitato: Mario Lucini è innocente. Ci teniamo a mostrargli tutta la nostra vicinanza e supporto in questo giorno di sollievo e liberazione che mette finalmente un punto fermo a un calvario giudiziario durato troppo a lungo” dichiarano gli esponenti comaschi del Partito Democratico di Como, il segretario cittadino Tommaso Legnani, e i membri del gruppo consiliare Dem, Patrizia Lissi, Stefano Fanetti, Gabriele Guarisco e Stefano Legnani. “La sentenza conferma la correttezza e l’onestà di Mario Lucini che ha sempre svolto il suo ruolo di Primo cittadino con estrema serietà e professionalità. Con il cantiere delle paratie, Lucini ha ereditato dalla precedente amministrazione di centrodestra una situazione difficilissima e ha fatto di tutto per risolvere una questione caotica dovuta ad altri. La sentenza di assoluzione che arriva oggi riabilita la figura di Lucini, pur arrivando a caro prezzo in termini di tempo ma soprattutto di pesantissime accuse e squallido sciacallaggio dai più svariati avversari politici. Alcuni di questi hanno costruito la propria fortuna politica sui tentativi di demolire la figura dell’ex sindaco di Como, su proclami forcaioli e sul fango. Nel giorno in cui mettiamo la parola “fine” a questa vicenda, vorremmo sentire proprio queste voci chiedere scusa. A Mario – sindaco, politico, amico – va tutto l’affetto del Partito Democratico di Como” concludono gli esponenti Dem.